Inter-Atalanta 4-0, l’editoriale – Tassa pagata
Inutile girarci attorno, 19 su 20 squadre che si sono iscritte alla Serie A 2023/2024 hanno dovuto pagare una “tassa” aggiuntiva: la sconfitta con punteggio pesante contro l’Inter.
Nono successo dei nerazzurri milanesi con un minimo di quattro reti segnati su 26 partite (il quarto consecutivo), capolista con 69 punti con un vantaggio di 12 punti sulla Juventus, miglior attacco con 67 reti fatte, miglior difesa con 12 reti subite. Numeri che identificano un’autentica schiacciasassi.
L’Atalanta di Gasperini ci ha provato a dispetto del punteggio finale ma ha sbattuto su tre ostacoli: l’indiscussa superiorità tecnica degli uomini di Inzaghi, gli errori individuali di alcuni atalantini (purtroppo Carnesecchi su tutti) ed episodi arbitrali rari che fanno arrabbiare per l’incredibile casistica ma non perché non ci fossero (a netto di quello che pensa Luca Percassi che ieri è intervenuto, spiacente dirlo, a sproposito).
Riepiloghiamo velocemente. Sul gol annullato a De Ketelaere purtroppo Bastoni tocca prima il pallone che va a sbattere sul braccio largo di Miranchuk, annullamento inevitabile al VAR.
Sul rigore del 3-0, cross da sinistra, pallone che rimbalza sulla linea di fondo e che il guardalinee giudica fuori alzando la bandierina. Purtroppo Colombo se ne accorge due secondi dopo e fischia fermando il gioco. In quei due secondi, cross di Dumfries e mano larga di Hateboer. Al VAR, purtroppo, è rigore.
Resterebbe, quello sì, il dubbio sull’ingresso in area di Dimarco sul suddetto rigore parato da Carnesecchi ma appellarsi a questo appare stucchevole.
Da ammirare sia il comportamento che le parole di Gasperini nel post partita con il tecnico che ha archiviato alla svelta questa gara e ha subito focalizzato l’importante sfida con il Bologna. Solitamente dopo una scoppola questa squadra ha subito reagito. Vedremo se sarà ancora così.
Immagine tratta dalla pagina ufficiale dell’Atalanta Bergamasca Calcio