Arrivano multe fino a 5mila euro per chi guarda partite e film sui siti pirata
Linea dura. Nessuno sconto per chi utilizza siti pirata per guardare illegalmente partite in streaming di calcio, oppure film e serie tv. âIl modo migliore per combattere la pirateria Ăš contrastare le associazioni criminali, ma anche quelle legali che fanno business rubando proprietĂ intellettuali e diritti di altriâ. Ă lâinizio di un post, pubblicato su LinkedIn da parte del commissario dellâAutoritĂ per le garanzie nelle comunicazioni (Agcom) Massimiliano Capitanio, per annunciare lâarrivo di una serie di provvedimenti nei confronti di chi utilizza contenuti piratati. Con multe che possono arrivare anche fino a 5mila euro.
âPurtroppo una tappa necessaria, anche se probabilmente impopolare, sarĂ quella di multare gli utenti del pezzotto, gli utenti delle applicazioni facilmente scaricabili dagli store Android ed Apple ma anche dai portali Amazonâ, oltre che âgli utenti dei tanti siti facilmente raggiungibili dai motori di ricerca (che ancora non collaborano come dovrebbero)â, ha scritto Capitanio. Entrando, poi, in quello che Ăš il dettaglio dei possibili provvedimenti: âA breve arriveranno sanzioni da 150 a 5000 euro, e questo, come per tutte le multe, Ăš un passaggio che si vorrebbe evitare ma che si Ăš reso necessario, anche perchĂ© chi fa business illegalmente sta facendo credere agli ignari utenti che non succederĂ nulla (utente avvisatoâŠ)â.
La legge contro la pirateria online
Nel luglio scorso, il Senato ha approvato allâunanimitĂ il disegno di legge per contrastare la pirateria online, per la prevenzione e la repressione della diffusione illecita in rete di contenuti tutelati dal diritto dâautore. Sono previste multe salate. In situazioni particolarmente gravi e urgenti, come ad esempio la trasmissione illegale di eventi in diretta, film, programmi di intrattenimento, eventi sportivi o altri contenuti di grande interesse pubblico, lâAgcom puĂČ ordinare ai fornitori di servizi di bloccare lâaccesso a questi contenuti. Chi diffonde i contenuti illegalmente non rischia solo una sanzione pecuniaria fino a 15mila euro, ma anche la detenzione, che da sei mesi puĂČ arrivare fino a tre anni di carcere.
Tempi duri per i furbetti del cosiddetto âpezzottoâ, ma anche per chi usa alcune app scaricate da PlayStore, AppStore e Amazon, dunque. Dal 1° febbraio, inoltre, Ăš attiva la piattaforma âPiracy Shieldâ, gestita dallâAgcom, per individuare e segnalare i responsabili, chi diffonde i contenuti illeciti e chi ne fruisce.
Verso questa tipologia di interventi anti pirateria si sta muovendo anche la Spagna, come riportato ancora dal commissario dellâAgcom. Unâordinanza del tribunale del commercio di Barcellona, infatti, potrĂ obbligare gli operatori internet locali (tra cui, ad esempio, TelefĂłnica, Vodafone, Orange, MĂĄsMovil e Digi) a informare le autoritĂ competenti fornendo i dati e le informazioni di coloro che si collegano ai server che trasmettono contenuti considerati illegali.
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