Liverpool-Atalanta 0-3, l’editoriale – Non cedere a una doppia tentazione
Sapete quale sia l’unica cosa brutta dopo aver espugnato Anfield Road per 3-0 nell’andata del quarto di finale di Europa League? Quella di non potersi godere fino in fondo questo successo e di dover fare per forza di cosa i “pompieri” della situazione.
Come ogni piazza passionale che si rispetti, Bergamo non fa eccezione al repentino cambiamento di umore. E dalla depressione e dalla paura della goleada post Cagliari si è passati all’euforia estrema dopo il successo in terra inglese.
Per carità, euforia estrema ma puramente legittima. Vi ricordate Vincenzo Maenza, olimpionico di lotta greco-romana? Vinse l’oro a Los Angeles 1984 ma gli italiani medi vigliacchi, ignoranti e frustati subito fecero le pulci affermando che il successo dell’atleta faentino avvenne solo per il boicottaggio degli atleti dell’est.
Maenza sopportò e quattro anni dopo, a Seoul 1988, con gli atleti dell’est in gara…bissò alla grande il successo di Los Angeles. Ebbene, l’Atalanta ha fatto lo stesso. Nel 2020 la Dea vinse 2-0 in Champions League a Liverpool e subito gli stessi italiani medi vigliacchi, ignoranti e frustati dissero che non era un’impresa perché si era vinto in uno stadio vuoto causa pandemia di Covid-19.
L’Atalanta e Gasperini hanno sopportato e ieri, in un Anfield Road stracolmo, non solo hanno bissato il successo con gli interessi, imponendosi 3-0 in maniera non proprio netta perché si è sofferto il giusto (e ci mancherebbe di non soffrire a Liverpool) ma colpendo quasi sempre al momento opportuno. E il quasi simboleggia le due occasioni di Koopmeiners che potevano essere sfruttate meglio.
Scritto questo, però, torniamo a fare i pompieri e a smorzare l’entusiasmo. Affermando che ora in seno al gruppo atalantino c’è una doppia tentazione alla quale non bisogna assolutamente cedere.
In primis, quella di pensare che si è già qualificati. Basti pensare al precedente della finale di Champions League del 2005 tra gli stessi inglesi e il Milan (3-0 per i rossoneri a fine primo tempo, poi 3-3 e coppa delle grandi orecchie ai Reds ai rigori) e già il fatto che lo stesso Gasperini nel post partita abbia citato tale ricordo fa ben sperare.
In secundis, quello di fare all in sulle Coppe e mollare il campionato. Anche a netto della vittoria di ieri, qualificarsi in Europa tramite il torneo di Serie A rimane l’obiettivo più concreto di questa Atalanta. E sarebbe folle lasciarlo perdere.