L’orgoglio di Gasperini: “Abbiamo sempre giocato a calcio. E quello che ci siamo detti all’intervallo…”
[[{“value”:”
Bergamo. E’ raggiante Gian Piero Gasperini in conferenza stampa al termine del match, perso di misura contro il Liverpool, ma che ha permesso all’Atalanta di staccare il pass per la semifinale di Europa League, dove la Dea affronterà il Marsiglia nel doppio confronto del 2 e del 9 maggio. Di seguito le dichiarazioni del tecnico nerazzurro:
Atalanta-Liverpool, la conferenza stampa di Gasperini
“La sconfitta più bella della mia carriera? Quella di Dortmund non era male, ma questa la supera mi sa… Il risultato dell’andata ha indubbiamente condizionato la gara, quel rigore dopo pochi minuti poteva complicarla ancora di più, invece su quello abbiamo conquistato una qualificazione straordinaria con grande compettezza, unità di intenti, sono veramente felice e orgoglioso di questi ragazzi perché quando una squadra si comporta in questo modo vuol dire che loro sono non solo grandi calciatori ma anche grandi uomini”.
Un’impresa che vale quasi quanto un trofeo: “Non ci provo neanche a convincerli che vale un trofeo, ma queste due partite sono state due medaglie preziose e l’Atalanta ne ha un forziere, forse valgono più di trofei e coppe, poi speriamo anche di aggiungere una coppa ma non sono molte quelle giocabili, ma nella storia dell’Atalanta fare risultati così, oltre le abitudini, con questa compattezza e moralità tutto il resto speriamo che arrivino le coppe, ma queste sono grandissime vittorie”.
Da questa sera l’Italia ha raggiunto la certezza aritmetica di poter iscrivere cinque squadre alla prossima Champions League: “Il quinto posto in Champions ci fa molto piacere, abbiamo contribuito a migliorare il ranking. Quando abbiamo iniziato queste avventure sette anni fa c’erano più dubbi e anche noi stessi ci sentivamo addosso la responsabilità, è un altro motivo di orgoglio”
Il confronto con la squadra all’intervallo: “Il trofeo per me quello che è successo nell’intervallo: siamo partiti per aggredirli forti da subito, a costo di esporci alla loro velocità straordinaria, ma sapevamo che ci sono tanti modi per impedire a una squadra di esprimersi al meglio: potevamo creare situazioni di svantaggio. Alla squadra ho chiesto se volevano abbassarsi, ce ne fosse stato uno che non mi ha detto ‘assolutamente no’… L’Atalanta è questa e per me è straordinaria. È il trionfo del mio lavoro. Ho giocatori con la mentalità giusta e hanno fatto questo col Liverpool, facendolo in trasferta e in casa. Il complimento migliore è stato quello che nella partita dell’andata non abbiamo speso un minuto per perdere tempo, per simulare, per ingannare l’arbitro, l’avversario, cose che si vedono spesso e questo ci siamo raccomandati di farlo sempre. Abbiamo sempre giocato, contro una grandissima squadra, sul piano calcistico. Il miglior complimento”.
Due italiane in semifinale di Europa League, ossia il 50% di possibilità di riportare in Italia un trofeo che manca dal 1999: “Da 25 anni non la vince una squadra italiana e dà la dimensione della competizione, la Champions meno, ma il fatto di avere più squadre nelle semifinali dà la dimensione che il nostro calcio ha ancora valore e noi ne facciamo orgogliosamente parte. Prima dello Sporting mi avete chiesto chi avrei voluto: ho detto Liverpool, ma io scherzavo, invece l’abbiamo preso ed eliminato. Contro una squadra in cui eravamo meno favoriti sono venute fuori due partite che rimarranno nella nostra storia”.
La dedica e l’abbraccio finale per Bergamo: “Siamo grati a quello che abbiamo visto oggi, abbiamo messo in campo i valori di questo territorio, tutti i valori li abbiamo messi dentro, il pubblico si identifica ed è felice. La maglia sempre sudata, questo non dobbiamo mancarlo mai. È una stagione incredibile”.
Le parole di Klopp
Jurgen Klopp deve invece alzare bandiera bianca. La vittoria di misura che il suo Liverpool è riuscito a strappare al Gewiss Stadium, non può ovviamente bastare per ribaltare le sorti di una qualificazione rimasta sempre nelle mani dell’Atalanta:
“Mi è piaciuto molto il modo in cui abbiamo iniziato, il problema è stato l’andata. Quando vinci 3-1 contro di noi in questo modo meriti assolutamente, quindi complimenti all’Atalanta per quel che ha fatto. Ci abbiamo messo tanto desiderio, sapevamo che avremmo dovuto segnare. L’Atalanta ha iniziato con fiducia, ma abbiamo avuto le situazioni per far loro male. Poi la partita è diventata più difficile.
Non abbiamo saputo tenere alta l’intensità, Alexander-Arnold dava il ritmo al nostro gioco e poi ha esaurito le energie, anche Mac Allister è calato, se avessimo tenuto il ritmo alto avremmo potuto provarci. L’Atalanta poi è cambiata, ci ha pressato molto alto alla fine siamo stati più semplici da contenere. Forse se avessimo segnato il secondo gol saremmo riusciti a fare il terzo e portarla ai supplementari, ma non è successo. Abbiamo mancato delle occasioni ma fa parte del calcio, il rigore era netto e poi dopo avremmo dovuto segnare le occasioni che abbiamo avuto”.
“}]]