Gasperini: “Volevamo dare una spallata al campionato, così l’ultima partita la regaliamo…”
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Bergamo. “Avevamo la forte volontà di dare una spallata a questo campionato”: Gian Piero Gasperini lancia l’Atalanta verso la Champions League dopo la vittoria per 2-1 con la Roma: ora mancano solo tre punti per chiudere ogni discorso almeno per il quinto posto. “Questo campionato non è mai chiuso: non abbiamo fatto calcoli e volevamo risolverla subito, siamo entrati con quella determinazione e anche qualità. Per come era la partita a un certo punto siamo stati costretti a spendere tanto fino al 94’, andando un po’ oltre”.
Atalanta-Roma 2-1, la conferenza di Gasperini
L’analisi della partita: “Più forti dei rigori generosi? Sì, il finale è stato così solo per questo motivo. La Roma ha messo attaccanti di statura e poteva nascere qualunque cosa, abbiamo avuto situazioni in contropiede che abbiamo mancato e in questo modo il risultato è stato aperto fino alla fine. Con questa superiorità e queste situazioni avessimo fatto il terzo gol la partita avrebbe preso una piega magari più tranquilla. Però 2-0 non è male, non ne servivano 3, 4 o 5 per essere tranquilli. Eravamo comunque più vicini al terzo noi che al 2-1 loro”.
Il calendario e le fatiche: “Avessimo fatto gol prima avremmo speso meno, ma in questo momento abbiamo ottime capacità di recupero. Abbiamo giocato lunedì a Salerno una partita tirata, giovedì col Marsiglia altrettanto tirata, oggi con la Roma. Dal 27 di febbraio giochiamo ogni tre giorni su questi ritmi: stiamo cercando di chiudere in fretta così magari l’ultima con la Fiorentina la regaliamo, così chiudiamo ogni polemica. Non sarà comunque facile tre punti tra Lecce e Torino”.
La prestazione di Scamacca e i cambi: “De Ketelaere l’ho tolto in vista di mercoledì, mentre Scamacca l’avrei tenuto anche di più, però mi sembrava abbastanza affaticato e volevo più freschezza. Non è stata una delle sue migliori prestazioni perché dentro l’area si è inserito poco, le cose migliori le ha fatte lontano dalla porta, anche sul piano fisico era affaticato. Ma ha giocato tantissimo”.
L’assenza di Scamacca in finale di Coppa Italia: “Mercoledì non ci sarà e sarà una grandissima assenza, preferisco non pensare a come è stato tolto da questa finale nella partita con la Fiorentina (ammonito all’andata e al ritorno, ndr). In Europa le ammonizioni si azzerano, giustamente: togliere i giocatori migliori con una semplice ammonizione in Europa non succede”.
Le parole di stima su Daniele De Rossi: “Per lui ho una stima enorme e l’ultimo anno che ha giocato qui a Roma a Bergamo mi chiese se potesse venire a Zingonia ad assistere ai miei allenamenti. Lo ammiro molto, come calciatore e per quello che ha fatto da allenatore, soprattutto perché ha messo il calcio a Roma davanti a tutto, davanti al resto. E di questo lo ringrazio, perché Roma è una piazza stupenda per pubblico e passione, ma il calcio era diventato secondario: i risultati dovevano arrivare attraverso altro. La sua Roma ha fatto partite molto belle e sono tornato a guardarla con piacere. Storicamente è sempre stata una squadra fantastica, che giocava benissimo, ai tempi di Totti, Dzeko, Salah… Spero tanto che Daniele con questo ascendente riesca a riportare quel tipo di pensiero. Penso possa farlo solo lui, che è così giallorosso dentro. E questo glielo dico in diretta”.
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