20 Gennaio 2025

Vlahovic spegne i sogni di gloria dell’Atalanta: la Juve vince la Coppa Italia

Vlahovic spegne i sogni di gloria dell’Atalanta: la Juve vince la Coppa Italia

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Roma. Il sogno dell’Atalanta di sfatare il tabù Coppa Italia dopo 61 lunghissimi anni si spegne di fronte a Dusan Vlahovic e alla Juventus. La finale dell’Olimpico è amara per la Dea, che torna a casa senza trofeo e con l’amarezza di non essere mai riuscita ad esprimere al meglio il proprio gioco. Finisce 0-1, sentenzia il serbo dopo 4 minuti sotto la curva occupata dagli oltre ventimila bergamaschi presenti.

La squalifica di Scamacca costringe ad una revisione dell’attacco con l’inserimento di Lookman e De Ketelaere, mentre Koopmeiners inizia nel tridente e Pasalic in mediana a fianco di Ederson, mentre De Roon scala ancora in difesa davanti a Carnesecchi, portiere di Coppa Italia.

Nove giocatori di movimento su dieci sono gli stessi della sfida al Marsiglia (e otto su dieci con la Roma), ma l’approccio è all’opposto. Non passano neanche quattro minuti prima che Djimsiti si dimentichi di mettere in fuorigioco su Vlahovic, spalancandogli il campo: il serbo ringrazia e fa 0-1, che per poco non diventa subito 0-2 con un paio di discrete occasioni mandate alle ortiche dall’attacco bianconero.

L’Atalanta invece annaspa, non arriva nemmeno una volta a concludere verso la porta e trova difficoltà nel muovere il blocco basso bianconero, guidato da un trio difensivo a tratti insuperabile. Per provare ad aprire la scatola Gasperini si affida subito a El Bilal, il più simile ad un ‘9’, sacrificando un CDK comunque impalpabile.

Il piglio è già diverso, ma l’inerzia non gira e anzi ci vuole il sacrificio (nel vero senso della parola) di De Roon per evitare il raddoppio. Il problema è che costa il quinto cambio al 65’, con l’ingresso di Toloi al suo posto: cinque minuti prima erano stati inseriti Miranchuk, Hateboer e anche Scalvini.

La Juventus si mette in trincea in difesa del vantaggio, la Dea tenta l’assalto al fortino, barcolla quando a Vlahovic il Var toglie lo 0-2 e quando il destro di Miretti sbatte sulla traversa, sente un un urlo strozzarsi in gola quando Lookman da fuori colpisce il palo. Troppo poco: la Coppa Italia è di una Juve tenace, gagliarda, con le idee chiare. Carica come Allegri, che a fine partita si fa espellere per proteste e lancia giacca e cravatta per terra.

Per l’Atalanta è la quinta finale persa consecutivamente: il 1963 resta una chimera, anche se tra una settimana a Dublino c’è un’altra occasione.

 

 

Atalanta-Juventus 0-1

Marcatori: 4’ Vlahovic

Atalanta (3-4-1-2): Carnesecchi; De Roon (64′ Toloi), Hien, Djimsiti; Zappacosta (59’ Hateboer), Ederson, Pasalic (59’ Miranchuk), Ruggeri; Koopmeiners; De Ketelaere (59’ El Bilal), Lookman. A disp. Rossi, Musso, Bonfanti, Bakker, Adopo. All. Gasperini

Juventus (3-5-2): Perin; Gatti, Bremer, Danilo; McKennie, Cambiaso, Nicolussi Caviglia (62’ Miretti), Rabiot, Iling jr.; Chiesa (69′ Yildiz), Vlahovic. A disp. Pinsoglio, Szczesny, Djalò, Rugani, Alex Sandro, Alcaraz, Weah, Kostic, Milik, Kean. All. Allegri

Arbitro: Maresca

Ammoniti: Hien (17’), Djimsiti (78′) per gioco falloso; Vlahovic (55’) per proteste

Espulso: Allegri (all.) al 95′ per proteste

Note: 66.854 spettatori, incasso di 4,5 milioni di euro. Recupero tempo pt 2’, st 6′

I gol

4’ 1-0 Vlahovic – Cambiaso con un delizioso tocco di prima manda in profondità il serbo: Hien sale per metterlo in offside, ma Djimsiti lo tiene in gioco, così il numero 9 bianconero arriva in porta e, dopo aver difeso palla sul ritorno dello svedese, gela Carnesecchi di destro.

 

 

La moviola

72′ – Gol annullato a Vlahovic: sul cross di Cambiaso da sinistra il serbo ci mette la testa, ma ha un ginocchio davanti a Toloi al momento del cross.

La foto

 

La coreografia della curva nerazzurra

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