19 Gennaio 2025

L’assenza di Scamacca ha pesato come un macigno: senza il suo punto di riferimento l’Atalanta si è smarrita

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E’ finita nel modo più triste, con l’Atalanta ancora una volta costretta a vedere gli avversari sollevare la coppa al cielo. La Dea ha perso la quinta finale di Coppa Italia della sua storia, con il trionfo del 1963 che continua a rimanere l’unico momento di vera gloria – in termini di trofei – della storia atalantina.

E’ mancata la vera Atalanta, quella tambureggiante che ha incantato nelle ultime strabilianti settimane che l’hanno condotta in fondo a due competizioni e ad un passo dalla qualificazione alla prossima Champions League. E’ mancato, soprattutto, Gianluca Scamacca, la cui assenza si è rivelata un autentico fattore in negativo.

La defezione del numero 90, infatti, è costata davvero caro alla formazione di Gian Piero Gasperini che, senza il suo punto di riferimento, si è letteralmente smarrita. Il restyling del pacchetto avanzato al quale è stato costretto il tecnico di Grugliasco non ha pagato i dividendi. Ad eccezione del palo colpito da Lookman, la Dea non è mai riuscita a scalfire la solidità del trio difensivo della Juventus, formato da Gatti, Bremer e Danilo.

A dir poco evanescente la prestazione di De Ketelaere, così come praticamente nullo è stato l’impatto a gara in corso di El Bilal. Le bocche di fuoco atalantine sono state letteralmente annullate dalla fisicità del comparto arretrato bianconero, tornato in auge proprio nella notte più importante.

L’indisponibilità di Scamacca ha di fatto azzerato la pericolosità della Dea sulle palle aeree e, allo stesso tempo, ha privato l’attacco del fulcro sul quale costruire tutte le trame offensive di marca orobica. I quasi 100 minuti di Roma hanno confermato, se mai ce ne fosse bisogno, che esiste un’Atalanta con Scamacca e una senza. E quella sprovvista del classe 1999 fa sicuramente molta più fatica ad emergere.

Scopertasi orfana del suo bomber, autore di 17 gol in questa stagione, l’Atalanta ha perso anche quei colpi risolutore e improvvisi che possono cambiare il copione delle partite. E a Roma contro la Juve ce ne sarebbe stato tanto bisogno. Scontato il turno di stop, Scamacca tornerà a disposizione per le ultime tre gare di campionato, ma soprattutto per la finalissima di Europa League contro il Bayer Leverkusen, in programma a Dublino il prossimo 22 maggio. In quell’occasione Scamacca ci sarà e la speranza sarà quella di vedere un’Atalanta differente. Un’Atalanta che non può proprio fare a meno del suo miglior attaccante.

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