Atalanta, testa al Lecce e a Dublino. Scalvini: “A Roma la mia prima finale, ho imparato tanto”
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Roma. “Fa sempre male perdere una finale, ma abbiamo dato tutto”, ammette Giorgio Scalvini. Dietro l’angolo però ce n’è un’altra. L’Atalanta si è messa alle spalle la serata negativa contro la Juventus all’Olimpico, la quinta finale di Coppa Italia consecutiva persa, e ora guarda già avanti, a Dublino, alla sfida con il Leverkusen del 22 maggio che può valere l’Europa League. Con vista, inevitabilmente, anche sulla trasferta di Lecce di sabato che può garantire i tre punti, gli ultimi che mancano per blindare la qualificazione in Champions League il prossimo anno.
La squadra è rimasta a Roma a lavorare, senza tornare a Bergamo, risparmiandosi un paio di voli. Sono rientrati soltanto Koopmeiners (che è squalificato), gli infortunati Holm e Kolasinac e ovviamente Marten de Roon, che probabilmente già oggi svolgerà gli esami e si capirà l’entità del problema, che sarebbe al flessore sinistro. “Difficilmente ci sarà” ha confermato Gasperini. “Ci dispiace tanto per lui, si meritava di giocare questa finale, sarà uno stimolo in più per vincere”, ha affermato Scalvini.
Si è aggregato al gruppo Mendicino, che va verso la convocazione. “A Roma c’è stato grande impegno da parte di tutti” prosegue Scalvini, “in campionato adesso abbiamo una qualificazione in Champions a cui pensare. Quella di Roma è stata la mia prima finale ed è stata un’esperienza da cui imparare tante cose”.
“Adesso verso il Leverkusen seguiamo le indicazioni importanti del mister: affronteremo una squadra che gioca molto bene a calcio e che ha molta qualità, lo hanno dimostrato in tante occasioni. Ma adesso andiamo a Lecce e per il momento la partita di sabato più importante, per noi è un’altra finale, vincendo siamo matematicamente in Champions e sarà una spinta per Dublino”.
“Sappiamo che è una partita difficile contro una squadra ancora imbattuta, sarà molto difficile, dobbiamo dare intensità nel pressing”, gli ha fatto eco Charles De Ketelaere, che ha poi puntato dritto l’obiettivo: “Siamo molto orgogliosi di esserci, ma dovremo anche provare tutto per vincerle: portare l’Europa League a Bergamo sarebbe qualcosa di storico”.
Luca Percassi a Sky ha affermato che “per la sconfitta in finale proviamo grande dispiacere, ma anche orgoglio, in uno stadio in cui i nostri tifosi sono stati protagonisti”.
“I ragazzi stanno facendo qualcosa di grande. Favoriti in finale? Chi lo pensava era fuori strada, la Juve ha l’esperienza per affrontare determinate partite e mercoledì lo ha dimostrato. E ora testa a Dublino: “Nessun tifoso bergamasco poteva pensare di arrivarci, sarà una giornata magnifica con il nostro popolo, la nostra città”.
“Con Gasperini c’è un dialogo aperto, pensiamo al presente, poi parleremo con grande armonia, c’è grande serenità” ha concluso parlando del futuro del tecnico.
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