19 Gennaio 2025

La gioia per la coppa, la rabbia per il rientro saltato: l’odissea dei tifosi atalantini in attesa del charter

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Sarebbero dovuti ripartire alle 3 del mattino di giovedì 23 maggio e invece, secondo le ultime notizie che gli sono state date, non decolleranno alla volta di Bergamo prima delle 16.

È una vera e propria odissea quella che stanno vivendo centinaia di tifosi atalantini che, dopo la grande festa per la conquista dell’Europa League, si sono diretti all’aeroporto di Dublino per salire sul volo charter che li avrebbe riportati a casa.

Un viaggio programmato, organizzato dall’agenzia Ovet, che avrebbe dovuto riportare a casa di prima mattina i supporter nerazzurri: invece già al loro arrivo al più importante scalo irlandese è stato chiaro che avrebbero dovuto passare lì la notte.

Si sono arrangiati come meglio hanno potuto: i più fortunati hanno trovato sedie e qualche divanetto, la maggior parte si è invece dovuta accontentare del pavimento, solo con uno zaino a reggere il capo.

“Abbandonati qui e senza alcuna assistenza – denuncia uno di loro – Nessuno ci ha proposto un’alternativa, una camera d’albergo…In aeroporto tutto chiuso, bar compresi ovviamente, e staremo qui fino alle 14. Avevamo già fatto il check-in, quindi non avevamo alcuna possibilità di uscire”.

Poco dopo, la notizia di un ulteriore rinvio, col charter riprogrammato per le 16.15.

Le complicazioni sono nate nel momento del primo stop al decollo, fissato come detto alle 3 del mattino: difficile, a quel punto, riuscire a trovare uno slot libero nella fitta lista dei voli schedulati.

In attesa a Dublino ci sono circa 300 atalantini: Ovet, contattata per un commento, al momento non si è ancora resa disponibile per un confronto, ma ai tifosi in mattinata ha fatto sapere di essere al lavoro per ottenere rimborsi dovuti per il disagio e che per colazione e pranzo saranno riconosciuti 40 euro a persona che poi l’agenzia provvederà a rimborsare.

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