6 Luglio 2024

Bergamo mostra il suo orgoglio per l’Atalanta: la città si tinge ancor più di nerazzurro

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Guardare Bergamo dall’alto è un privilegio in notti così. Mancherebbe giusto il cielo stellato che sarebbe stato il perfetto contorno di una notte in cui si celebra un successo europeo, ma forse c’è già da ringraziare che non sia caduta la pioggia. Anche il meteo avverso si è sentito in dovere di fermarsi per una sera, guardare i bergamaschi che scendevano in piazza, celebrando il loro orgoglio: l’Atalanta.

Decine di migliaia, disseminati in ogni angolo della città, da coloro che si sono posizionati in Colle Aperto alla partenza del bus scoperto con i giocatori, i Percassi, la Coppa, fino a chi ha scelto lo stadio per accogliere la squadra all’arrivo, durante gli ultimi metri di un viaggio lungo quattro ore. Lo stadio, perché per molti è come casa: un posto dove si sta bene.

La maggior parte della folla si è concentrata tra via Roma e il Sentierone, che è diventato un lungo fiume nerazzurro. Tra bandiere al vento, fumogeni nerazzurri (e rossi), sciarpe, cori, immancabili striscioni dedicati soprattutto a Gasperini, che sui muri delle case è anche ritratto con l’Europa League tra le mani.

Dai tifosi più ‘datati’ che ricordano la Coppa Italia del 1963 ai più giovani, coloro che stanno vivendo le loro prime esperienze calcistiche con l’escalation della Dea Gsperiniana, fino a chi si è avvicinato al mondo del calcio o chi, semplicemente, condivide l’entusiasmo di un popolo in festa.

 

 

Si scovano maglie di ogni tipo: da Scamacca a De Ketelaere fino a De Roon e Lookman, gli eroi di oggi, fino al Papu, Ilicic, Masiello, Freuler, icone del ciclo che ha portato al successo europeo. Non possono mancare le vecchie divise degli anni ’90, le classiche tute con sponsor diventati iconici, simboli di una Dea che lottava per non retrocedere. Perché anche quando si arriva in alto non bisogna mai dimenticarsi da dove si viene. E questo i bergamaschi lo sanno benissimo.

Cantano, orgogliosi, a pieni polmoni, appesi alle grate delle finestre, arrampicati sui balconi e sulle pensiline, sui semafori, in ogni angolo del percorso del bus. I fuochi d’artificio irradiano il cielo che si fa più scuro ora dopo ora, le torce rosse che si accendono. Bergamo festeggia, gioisce, si unisce in un solo coro. È la notte dell’Atalanta, è una notte indimenticabile per qualunque bergamasco che ha potuto e voluto esserci.

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