Gol, strappi e versatilità: che cosa può portare Zaniolo all’Atalanta
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L’Atalanta ha piazzato un colpo importantissimo per quanto riguarda la struttura del proprio pacchetto offensivo. Non ci sono dubbi che quello di Nicolò Zaniolo sia un innesto con tutte le carte in regola per rivelarsi un tassello funzionale all’interno dell’impianto tattico di Gian Piero Gasperini.
Il classe 1999, reduce da una stagione in chiaroscuro con la maglia dell’Aston Villa, è pronto a rilanciare le proprie quotazioni su un palcoscenico che conosce benissimo, ovvero quello della Serie A. Una vetrina che Zaniolo ha desiderato riconquistare fortemente e il progetto Atalanta, in tal senso, può rappresentare terreno fertile per le sue ambizioni.
Sul talento del calciatore toscano non ci sono dubbi, così come non ce ne sono sul fatto che i due gravi infortuni al ginocchio hanno irrimediabilmente segnato il suo percorso di crescita che, ai tempi della Roma, l’aveva presentato sulla scena italiana con tutti i crismi del calciatore generazionale. Uno di quelli destinati a segnare un’epoca, forse.
Gli ostacoli incontrati lungo il cammino hanno cambiato, sensibilmente, la trama della sua carriera, ma non hanno stoppato la voglia dell’Atalanta di credere e puntare su di lui. Perchè preso atto di ciò che rappresenta Zaniolo come valore assoluto, la domanda che viene da porsi è pressoché naturale: che cosa può dare Zaniolo a questa Atalanta?
Lo Zaniolo che abbiamo imparato a conoscere nel corso delle sue tappe calcistiche è un calciatore che all’interno del reparto avanzato può rivelarsi un autentico jolly e probabilmente un profilo con le sue caratteristiche era proprio quello che mancava all’interno della rosa nerazzurra.
Se provassimo a collocarlo all’interno dell’undici orobico, Zaniolo potrebbe tranquillamente orbitare lungo tutto il fronte offensivo: in attacco, infatti, può giocare praticamente ovunque: sia da destra a sinistra che per il corridoio centrale. Nel background dell’ex Roma c’è una varietà di collocazioni tattiche che fa quasi impressione: Zaniolo ha giocato sia da esterno offensivo che da trequartista e in giallorosso è stato, in diversi frangenti, indottrinato come seconda punta.
Al netto della fetta di campo che Gasperini deciderà di affidargli, sono proprio le caratteristiche di Zaniolo ad intrigare maggiormente il tecnico di Grugliasco: il prodotto del vivaio dell’Inter è infatti capace di strappare palla al piede, e quando può andare negli spazi può diventare un fattore. È un giocatore che, a prescindere dalla zona di partenza, predilige sempre proiettarsi in avanti andando ad attaccare da dentro il campo togliendo qualsiasi punto di riferimento.
Su di lui grava soltanto un piccolo grande dettaglio, ovvero quello legato alle sue condizioni fisiche, visti i tanti infortuni che l’hanno rallentato nel corso della sua carriera e che a più riprese hanno fiaccato un talento purissimo. Un talento che Gasperini sogna di riaccendere per impreziosire la propria produzione offensiva con un ragazzo che, a 25 anni, ha ancora voglia e stimoli per tornare ad altissimi livelli.
Se Zaniolo rappresenta un il volto nuovo di questa Atalanta, chi potrebbe fargli compagnia molto presto è Marco Brescianini, centrocampista del Frosinone del 2000 (nato a Calcinate) che la Dea ha messo nel mirino per aggiungere un’ulteriore opzione al pacchetto di centrocampo. Una mossa funzionale e allo stesso tempo preventiva, buona per cautelarsi in caso di eventuale partenza di Teun Koopmeiners.
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