Ritiro saltato, l’Atalanta lascia Clusone a bocca asciutta, il sindaco Morstabilini: “Doccia fredda, enorme danno d’immagine”
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Clusone. Un fulmine a ciel sereno, una decisione sì motivata ma che ha scosso e cambiato radicalmente le carte in tavola per l’estate sull’Altopiano di Clusone. Nella cittadina baradella era praticamente tutto pronto per accogliere l’Atalanta, che avrebbe dovuto svolgere il tradizionale ritiro estivo al Centro sportivo del luogo natio del patron Antonio Percassi.
“La conferma ufficiale che il ritiro si sarebbe svolto come di consuetudine è arrivata lo scorso 23 aprile – confessa il sindaco di Clusone Massimo Morstabilini -. Come Amministrazione ci siamo mossi fin da subito per completare gli interventi di nostra competenza: i trattamenti al manto erboso del campo sono già stati ultimati, è stato organizzato il sistema di trasporto con i pulmini e sono terminati alcuni lavori alle strutture del Centro sportivo”.
Tuttavia la Dea – come noto da diverse settimane – quest’estate non tornerà a correre per i sentieri dell’agro clusonese. Una decisione presa per motivi organizzativi e tecnici, anche a causa del rientro scaglionato dei nazionali che in questo mese sono stati impegnati negli Europei (Djimsiti, Pasalic, De Ketelaere e Scamacca) e in Copa America (Ederson) e di un inizio di stagione anticipato per la Supercoppa Europea di Varsavia (14 agosto) contro il Real Madrid.
“La comunicazione dell’annullamento è arrivata l’11 giugno – prosegue il primo cittadino -. È stata una doccia fredda, c’è molto rammarico e dispiacere: in primis perchè tutto il popolo di fede atalantina avrebbe voluto assistere al ritiro in terra bergamasca, in secondo luogo per il danno, che è sia di immagine che economico”.
Sì, l’arrivo della Dea in Val Seriana implica ogni anno un indotto economico significativo. Commercio, ristorazione, industria alberghiera: una vera e propria ondata di turismo tradizionalmente travolge nel mese di luglio le attività della zona, con centinaia di tifosi che si riversano verso l’altopiano favorendo l’economia della valle. “Nonostante questo mi sento di dire che il danno principale è a livello mediatico e promozionale: Clusone sede del ritiro ufficiale dell’Atalanta è una notizia che fa il giro del mondo – ribadisce -. C’è poi da valutare anche il danno economico: i ristoranti, i negozi e i bar clusonesi avrebbero certamente beneficiato del via vai di tifosi nei giorni di allenamenti e partite”.
Tra il Comune del paese in Alta Val Seriana e la società nerazzurra è in vigore una convenzione – seppur non vincolante – valida fino all’agosto del 2029 e dalle parti dell’Orologio Fanzago confidano che nei prossimi anni il sodalizio possa riprendere. “Avevamo anche mandato alla società una lettera di congratulazioni per la vittoria dell’Europa League – conclude Morstabilini -. Aspettavamo un’invasione di tifosi: stavamo organizzando una serata che avrebbe portato nelle vie del centro storico di Clusone il trofeo ufficiale, una grande festa per celebrare un’annata unica nella storia della Dea”.
A farne le spese maggiormente la società sportiva della città baradella, la neo-nata Città di Clusone (fondata nel 2021 dopo i fallimenti dell’U.S. Clusone e del Baradello Calcio). “Aspettavamo solamente l’ufficialità della data d’arrivo dei giocatori – racconta Sergio Sforza, presidente della società -. Abbiamo concluso da poco alcuni interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria alla struttura: lavori che in alcuni casi avremmo dovuto svolgere comunque e che abbiamo solamente anticipato”.
“Sicuramente la perdita degli incassi degli allenamenti e delle amichevoli estive della Dea è un brutto colpo per le casse della nostra società – prosegue Sforza -. Parliamo di un indotto difficile da quantificare, formato sia dagli ingressi al Centro in occasione degli eventi sportivi sia dal ricavo del bar”.
Ma se l’arrivo dell’Atalanta è ormai sfumato la speranza di accogliere una società professionista al Centro sportivo non è ancora scomparsa: “Al momento non abbiamo richieste ufficiali, è già confermato il ritiro di una società bergamasca di Eccellenza per la seconda metà di agosto. Vedremo se nei prossimi giorni qualche squadra di Serie C si dimostrerà interessata: la struttura è pronta”.
Come – forse – il clima, anche l’estate sull’altopiano inizia a scaldarsi, nonostante la bella stagione sia iniziata con una battuta d’arresto che nessuno si sarebbe augurato.
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