Atalanta, Zaniolo si presenta: “Per me è una grande occasione: seguirò Gasperini in tutto e per tutto”
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Zingonia. Nicolò Zaniolo riparte dall’Atalanta, consapevole che per lui “non è l’ultima spiaggia, ma un’occasione, una possibilità da prendere al volo”.
Sono queste le sue prime parole da giocatore nerazzurro, un mese dopo il suo arrivo a Bergamo: era già presente al raduno del 10 luglio (l’ufficialità era arrivata cinque giorni prima). Anzi, era stato “il primo ad arrivare”, sottolinea Luca Percassi, seduto al suo fianco.
“Prima di tutto ci tenevo a ringraziare per questa possibilità di vestire la prestigiosa maglia nerazzurra: quando ho saputo che c’era l’interesse non ho più ascoltato nessun altro, non ho esitato perché per me è il passo più adatto alla mia carriera. Tutti sappiamo quanto mister Gasperini valorizzi i giovani e quanto sia bravo a tirare fuori il meglio da ognuno di noi. Io non sento pressioni, sento solo di dover dare il massimo di ciò che posso dare: sono pronto a seguire il mister in tutto e per tutto”.
Il ruolo non sarà un problema: “Io penso innanzitutto a giocare in ogni parte del campo, dove il mister decide. Davanti posso fare tutti i ruoli, dalla punta al trequartista, a destra o sinistra. Mio papà mi ha sempre detto che Gasperini era l’allenatore adatto per me”.
E la condizione fisica è in crescendo: “Lunedì ho fatto il primo allenamento in gruppo: stiamo lavorando tutti i giorni, tutto il giorno, facciamo un grande lavoro e mi sento molto meglio. La frattura al piede sinistro (operato al 5° metatarso lo scorso 22 maggio, ndr) è a posto, l’infortunio è alle spalle. Mi pongo obiettivi a breve termine, non a lungo, perché non li ritengo attendibili, anche se il numero di gol è importante: il mio focus è essere al 100% per il Real Madrid”.
Dopo un anno e mezzo all’estero tra Galatasaray e Aston Villa, Zaniolo si dice anche un giocatore più maturo: “Quando lasci casa e la comfort zone, vuoi o non vuoi maturi: ho trovato una cultura diversa, un modo di vivere diverso, fuori dal campo sono maturato. Quando ho lasciato la Roma volevo fare un’altra esperienza, all’estero: è qualcosa che fa sempre maturare, come giocatore e persona. Avevo la volontà di poter cambiare. Non vuol dire che cancellerei tutto di questi ultimi due anni, ci sono state tante cose positive”.
“La concorrenza fa parte dello sport” prosegue, parlando della competitività nell’attacco nerazzurro. “Più si alza l’asticella e più i compagni sono forti, è uno stimolo in più per migliorare. Conoscevo già tutti perché sono grandi giocatori. Con Scamacca e Carnesecchi ho un rapporto che inizia tanto tempo fa in Nazionale, con Gianluca ci frequentiamo fuori dal campo. È stato uno dei primi a chiamarmi, ma sapeva già che la mia volontà era questa”.
“L’Atalanta è tra le squadre più forti d’Italia e anche in Europa: quando la affrontavamo rimanevo impressionato dalla forza fisica, dalla corsa, la profondità, era sempre un pressing continuo. Giocavo tre partite al posto di una”, ricorda Zaniolo. Ora è dall’altra parte della barricata. In attesa del nuovo numero di maglia…
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