19 Gennaio 2025

Atalanta, l’infortunio di Scamacca pesa come un macigno: ora prendere una prima punta diventa una necessità

Atalanta, l’infortunio di Scamacca pesa come un macigno: ora prendere una prima punta diventa una necessità

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Bergamo. Le brutte, bruttissime sensazioni iniziali hanno lasciato spazio ad una dura e pesante realtà. Il 2024 di Gianluca Scamacca si può considerare di fatto finito. L’attaccante dell’Atalantainfortunatosi nel corso dell’amichevole contro il Parma – gli è costato la rottura del legamento crociato anteriore del ginocchio sinistro. Un’autentica mazzata per il numero 9 della Dea, la quale ora è chiamata a tracciare nuove strategie di mercato per sopperire all’assenza prolungata del suo bomber.

Una pessima notizia per l’Atalanta, e per Gian Piero Gasperini, che si materializza proprio ad una manciata di giorni dal primo grande appuntamento della stagione, fissato per il 14 agosto a Varsavia quando i nerazzurri contenderanno la Supercoppa europea al Real Madrid di Carlo Ancelotti, Jude Bellingham e Kylian Mbappé.

A diventare tremendamente decisivi, però, saranno i prossimi venticinque giorni, ovvero quelli che separano dalla conclusione della finestra estiva di calciomercato. Il grave infortunio occorso al miglior marcatore nerazzurro dell’ultima stagione (19 gol e 8 assist in 44 partite) obbliga la Dea a fiondarsi con veemenza sul mercato per colmare quella che ad oggi ha tutti i connotati della voragine all’interno del reparto d’attacco.

Non tanto per un fattore numerico, se consideriamo anche l’arrivo di Nicolò Zaniolo che proprio contro il Parma ha disputato i suoi primi minuti con l’Atalanta, quanto più per caratteristiche e peso specifico che Scamacca assicura all’interno dell’undici atalantino. In altre parole, di giocatori con quelli caratteristiche, capaci di svolgere quel tipo di lavoro, nella rosa della Dea non ce ne sono.

Un calciatore della tipologia di Scamacca sa farsi sentire quando deve agire da epicentro offensivo all’interno dell’attacco orobico, ma sa fare sentire la propria mancanza quando l’Atalanta non lo può schierare in campo. Vedere per credere quanto successo nell’ultima finale di Coppa Italia contro la Juventus, quando la sua assenza (causa squalifica) ha giocato un ruolo decisivo, privando la Dea del suo catalizzatore di gioco principale.

 

 

È per questo motivo che, se si vuole fare in modo che una defezione di per sé già pesante non diventi pesantissima, una prima soluzione deve per forza di cose arrivare dal mercato. L’Atalanta, a onore del vero, un vice Scamacca lo cercava già prima ancora del nefasto pomeriggio del Tardini, ma adesso non può di certo bastare.

Serve, dunque, irrompere sul mercato per regalare a Gasperini un altro attaccante in grado di riuscire a tamponare una situazione divenuta per forza di cose prioritaria. Aggiungere un tassello di livello, ora, diventa essenziale. Necessario. Per permettere alla Dea di non dare il la ad un’annata così ricca di appuntamenti e competizioni da disputare con un deficit troppo pesante rispetto alla concorrenza. E per riuscirci c’è poco meno di un mese.

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