19 Gennaio 2025

Atalanta, solo applausi: un’ora alla pari coi più forti del mondo è un grande segnale per la stagione

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Solo applausi per l’Atalanta che, pur perdendo la finale di Supercoppa europea, esce a testa altissima contro la squadra più forte del mondo.

Onestamente non avrei mai pensato, dopo le ultime travagliate settimane, che i nerazzurri avrebbero giocato alla pari con il Real Madrid per almeno un’ora. Anzi, a dirla tutta, il primo tempo è stato un vero capolavoro, dove i nostri non hanno praticamente mai rischiato nulla.

All’inizio della ripresa un colpo di testa di Pasalic ha costretto Courtois ad una parata sensazionale: sarebbe stata l’apoteosi. Poi le forze sono calate e la classe dei fenomeni del Real è venuta fuori, anche se favorita da alcuni errori difensivi atalantini. Contro questi giocatori non puoi sbagliare nulla, altrimenti vieni punito: così è stato.

Prima Valverde e poi Mbappé hanno siglato l’uno-due. Musso ha dovuto compiere almeno due parate stupende per evitare che la sconfitta diventasse più ampia.

In ogni caso orgoglio, tanto orgoglio per i tifosi nerazzurri, sia per i seimila hanno invaso Varsavia per sostenere i propri beniamini in questa storica occasione, sia per chi, come il sottoscritto, lo ha fatto davanti alla tv.

Oggi è il numero 14 che la fa da padrone. Erano 14 anni che una squadra italiana non giocava la finale di una Supercoppa Europea e lo ha fatto il 14 di agosto. E proprio in questo giorno di 14 anni fa si disputava la prima partita ufficiale con Percassi proprietario del Club: dal Foligno al Real Madrid, un’ascesa sensazionale, inimmaginabile.

E che i nostri ci credano lo dimostra il Gasp in sala stampa quando sentenzia che abbiamo perso una grande occasione, segno che con un pizzico di cinismo in più magari le cose potevano andare diversamente. Comunque con questo atteggiamento potremo vedere grandi cose quest’anno, sin da lunedi in campionato.

Grazie ragazzi e forza Atalanta.

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