19 Gennaio 2025

Atalanta forza 10: un mercato con tanti innesti, anche senza riuscire a tenere tutti

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L’intenzione con cui l’Atalanta aveva approcciato la costruzione della rosa per la stagione 2024/25 è stata quella ripetuta tante volte: mantenere la stessa base, con i dovuti aggiustamenti rispetto a quanto poi offre il mercato e soprattutto le offerte che arrivano. Anche se mai come quest’anno la Dea sembrava davvero pronta a resistere anche a quelle cosiddette irrinunciabili, concetto difficilmente definibile in modo univocamente chiaro. Per capirci: 55-60 milioni per un giocatore che esprime il desiderio di andare via sono irrinunciabili? Per alcuni sì, per altri evidentemente meno.

“Quest’estate ci siamo trovati di fronte a situazioni che non ci aspettavamo” ha ribadito Luca Percassi a Dazn prima della sfida con l’Inter, “volevamo tenere tutti, purtroppo non è stato possibile per le note vicende e questo ci rammarica molto”. Tra le variabili che hanno condizionato i piani non c’è stata soltanto la partenza di Koopmeiners, ma anche, se non soprattutto, gli infortuni: senza Scamacca e Scalvini è difficile dire se oggi ci sarebbero in rosa Retegui e Kossounou (o Godfrey?).

Azione e reazione, si potrebbe dire, considerando che ad ogni cessione è corrisposto un acquisto in maniera quasi completamente sovrapponibile. Troppo facile fare il gioco in porta con Rui Patricio per Musso, ma anche la sopracitata in attacco Scamacca-Retegui e allo stesso tempo Miranchuk-Zaniolo, con Brescianini e Samardzic che vanno a tappare in qualche modo i buchi di El Bilal e Koopmeiners, con caratteristiche comunque diverse. E sulle corsie? La promozione di Palestra, Cuadrado e Bellanova per Holm, Hateboer e Bakker. Kossounou e Godfrey per Palomino (o Bonfanti?) e Scalvini, Sulemana per Adopo.

Almeno numericamente, i 10 colpi in ingresso sono andati a supplire ad altrettante uscite. Se poi sia complessivamente una squadra migliore o peggiore lo si capirĂ  soltanto tra qualche mese, quando si tireranno le somme della stagione. In realtĂ  di acquisto ce ne sarebbe un undicesimo, non indifferente per esborso economico: il riscatto di De Ketelaere, con il quale la spesa complessiva facendo i classici conti della serva arriva ad aggirarsi sui 125 milioni, euro piĂą o in meno, tra prestiti onerosi, acquisizioni definitive e obblighi di riscatto.

Nell’ultimo giorno di mercato potevano aprirsi nuovi scenari per quel che riguarda l’idea di aggiungere un nuovo attaccante (si era fatto il nome di Raspadori). Alla fine però la scelta è stata di rimanere così, anche visti i costi, puntando sui presenti e sperando magari di non dover aspettare l’ultimissimo per riavere Scamacca, che comunque non si rivedrà prima di febbraio, se non marzo. E magari andare a pescare altri giovani dall’Under 23 per completare l’organico all’occorrenza: il talento abbonda nelle giovanili e l’Atalanta ha intenzione di sfruttarlo.

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