Riflettori accesi su Palestra: la (possibile) sorpresa dell’Atalanta che ha già esordito con Gasperini
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Bergamo. Una stagione, da assoluto protagonista, con la maglia dell’Under 23 e ora il fatidico salto tra i grandi, diventato ormai realtà consolidata, ad offrirgli l’opportunità di misurarsi sui palcoscenici più prestigiosi del calcio nazionale e non solo. Quello di Marco Palestra è stato, sin qui, un percorso all’insegna della crescita esponenziale. Una traccia scandita da talento e personalità che gli ha permesso di brillare sui campi della Serie C con la maglia nerazzurra, prima di ritagliarsi i primi spiragli nel contesto della prima squadra.
Un primo assaggio decisamente prelibato per il classe 2005 che sotto l’attenta e sapiente guida di Gian Piero Gasperini (che l’ha voluto con sé durante il ritiro estivo) ha già messo insieme i primi minuti ufficiali in Serie A. Trentuno per la precisione, distribuiti nelle prime tre uscite della Dea in campionato dove il talento di marca nerazzurra è sceso in campo sia contro il Lecce che contro Torino e Inter. Il tutto senza dimenticare che Palestra aveva fatto capolino anche nella finale di Supercoppa europea persa contro il Real Madrid, entrando al 90′ al posto di Isak Hien.
Gli scampoli di gara disputati in questo primo segmento di campionato, oltre alla fugace apparizione di Varsavia, non rappresentano però il suo esordio assoluto con la maglia Atalanta. Per quello, infatti, bisogna riavvolgere il nastro alla scorsa annata sportiva e più precisamente alla gara giocata in Polonia contro il Rakow nella fase a gironi dell’Europa League. Gasperini, in quel frangente, gli concesse gli ultimi sei giri d’orologio di una partita che la Dea dominò imponendosi con un netto 4-0.
A distanza di pochi mesi, però, la musica sembra essere radicalmente cambiata. Perché se quella dello scorso anno aveva tutti i connotati della semplice passerella in una gara di fatto ininfluente sul percorso europeo dell’Atalanta, l’estate del 2024 ha invece certificato come quello di Palestra sia un profilo tenuto in fortissima considerazione da Gian Piero Gasperini.
Il giovane prospetto atalantino, che dal punto di vista tattico, ama orbitare a tutta fascia sul binario di destra, sembrava destinato a lasciare Bergamo in estate per maturare il proverbiale bagaglio d’esperienza che gli sarebbe tornato poi comodo in chiave futura. E invece no. Si è parlato a lungo della Serie B, prima di arrivare alla suggestione Liga, con il Valencia che si era messo sulle sue tracce ma senza mai affondare il colpo. E alla fine si è verificato lo scenario forse meno pronosticabile di tutti, ovvero la sua permanenza nella Città dei Mille. A giocarsi le sue chance.
L’addio di Hateboer, infatti, aveva inizialmente ridotto il numero delle opzioni a disposizione di Gasperini sulla corsia di destra, ma le battute finali del calciomercato hanno regalato al tecnico di Grugliasco sia la freschezza di Raoul Bellanova che l’esperienza e la qualità di Juan Cuadrado. Profili di alto livello – che si aggiungono a quello di Davide Zappacosta – destinati ad occupare una posizione prioritaria nelle gerarchie di Gasperini su quel binario. Una concorrenza che, inevitabilmente, rischia di ridurre lo spazio a disposizione di Palestra.
Toccherà al ragazzo di Buccinasco, dunque, cogliere e sfruttare quelle opportunità che – al netto delle quattro competizioni che l’Atalanta andrà ad affrontare – sicuramente si presenteranno. Toccherà a lui capitalizzarle nel miglior modo possibile, magari per candidarsi a vera e propria sorpresa della stagione.
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