19 Gennaio 2025

Le due facce dell’Atalanta contro la Fiorentina: attacco dominante, difesa ancora da registrare

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Bergamo. All’imbocco della settimana che conduce verso l’attesissimo esordio in Champions League di giovedì 19 settembre, quando in città arriverà l’Arsenal di Mikel Arteta, l’Atalanta si gode la bella vittoria ottenuta contro la Fiorentina nella prima gara ufficiale giocata nel Gewiss Stadium finalmente completato e al gran completo.

Sotto due volte nel risultato, la Dea ha confezionato una grande rimonta nel giro di una manciata di secondi prima dell’intervallo. Tanti ne sono bastati per sovvertire l’inerzia di un match che rischiava di farsi tremendamente complicato. Al netto dei tre punti da considerare assolutamente vitali per il campionato, ma soprattutto per il morale dopo i due ko di fila contro Torino e Inter, la sfida contro la Viola lascia in dote due incontrovertibili verità.

La prima – quella positiva – riguarda l’attacco, semplicemente ‘on fire’ contro la squadra di Raffaele Palladino. I tre attaccanti schierati da Gian Piero Gasperini hanno infatti lasciato un segno a dir poco indelebile indirizzando l’esito finale del match. E, in questo caso, è impossibile non partire da Ademola Lookman. Al debutto assoluto in campionato, il nigeriano ha letteralmente squarciato la partita andando a pennellare l’assist per l’1-1 di Retegui, prima di mettersi in proprio e griffare il gol da tre punti con un assolo da urlo.

E se questo è il suo biglietto da visita, la sensazione forte è che anche quest’anno il numero 11 potrà recitare il ruolo del trascinatore a tinte nerazzurre. Come detto, il suo cross al bacio al minuto 21 ha premiato il blitz aereo di uno scatenato Mateo Retegui, autore del quarto sigillo in quattro partite, e da domenica ufficialmente capocannoniere della Serie A in coabitazione con Marcus Thuram dell’Inter. L’impatto dell’attaccante italo-argentino sul pianeta Atalanta è stato semplicemente devastante e sta riuscendo nell’impresa tutt’altro che scontata di non far rimpiangere il lungodegente Gianluca Scamacca.

A completare il terzetto, ecco Charles De Ketelaere. Il belga si è sbloccato andando ad insaccare, anche lui di testa, il gol che ha rimesso la Dea sui binari e dopo nemmeno un giro di lancetta ha avviato l’azione poi culminata nel lampo decisivo di Lookman. Morale della favola, anche il classe 2001 ha dimostrato di essere pienamente sul pezzo allineandosi al trend dei compagni di reparto. E questa non può che rappresentare la più dolce delle conferme per Gasperini che sull’ex Milan continua a puntare fortissimo.

Passando invece alle note dolenti, il risvolto negativo della vittoria con la Fiorentina è indubbiamente rappresentato da una fase difensiva decisamente non impeccabile, come dimostrato dalla doppia amnesia maturata in occasione dei due gol della Fiorentina. Djimsiti, Hien e Kolasinac sono infatti andati in evidente affanno – specialmente nel primo tempo – evidenziando come gli automatismi e le sinergie del reparto necessitino ancora di tempo e correttivi.

In occasione del primo vantaggio viola, targato Martinez Quarta, in casa Atalanta si sono materializzati, una volta ancora, gli stessi fantasmi di San Siro: la Dea, infatti, si è fatta cogliere nuovamente impreparata su una seconda palla ributtata in mezzo all’area, esattamente come accaduto nel secondo tempo al Meazza in occasione del terzo e del quarto gol dell’Inter griffati da un implacabile Thuram.

Per non parlare del provvisorio 1-2 di Kean, con la retroguardia nerazzurra mal piazzata sul cross di Bove che ha premiato l’inserimento dell’ex attaccante della Juventus, lasciato colpevolmente solo da Kolasinac. Difficoltà di reparto che si riflettono anche nelle prestazioni dei singoli. Perché anche Djimsiti, soprattutto nella prima parte di gara, è andato spesso in sofferenza. Così come Hien – decisamente sottotono – e sostituito all’intervallo con tanto di cartellino giallo sul groppone.

“Abbiamo preso due gol evitabili e questi sono errori che vanno rivisti. Abbiamo preso ancora gol sulle seconde palle, così come era già successo contro l’Inter. Non sono errori di concentrazione ma sono errori di marcatura o perché si esce troppo presto dall’area”, ha sentenziato Djimsiti nel post gara. Parole che trovano conferma anche nell’analisi di Gasperini.

“Dobbiamo migliorare l’attenzione sulle palle inattive e sui cross dentro l’area. È da inizio stagione che siamo piuttosto disattenti su questo tipo di situazione – ha dichiarato il tecnico nerazzurro in conferenza stampa – Sul secondo gol avevamo tutti i difensori già fuori e non più posizionati bene. Stiamo pagando un po’ di distrazione. È comunque una situazione piuttosto facile da rimediare perché ci sta prendere dei gol in questo modo, ma non deve avvenire con questa frequenza. Sono però convinto che la correggeremo presto”.

La speranza è che ciò avvenga già a partire dal faccia a faccia contro i Gunners. Un avversario di caratura elevatissima da affrontare nel contesto di una competizione che, come è ben noto, non perdona nessun tipo di errore.

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