Atalanta, la difesa ha numeri horror: 11 gol subiti, è la peggiore di tutta la Serie A
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Bergamo. Si sa, i numeri non dicono tutto, anzi, ma rivelano sempre qualcosa. Ad esempio, quelli dell’Atalanta versione 2024/25 lasciano intendere come delle lacune, in questo momento, ci siano: soprattutto in difesa. Undici gol subiti in 5 partite, peggior retroguardia di tutta la Serie A nonché unica in doppia cifra negativa dopo 450 minuti di calcio, visto che sia Parma che Como sono a quota 9.
Per Gian Piero Gasperini tre sconfitte sono un record negativo, se si esclude la stagione d’esordio. Il bottino di 6 punti totali è il terzo peggior inizio da quando siede sulla panchina nerazzurra, dopo i 3 punti conquistati il primo anno (unico successo il 2-1 col Torino, poi 4 sconfitte) e i 5 del 2018, con una vittoria, due pareggi e due sconfitte.
Qualcosa non va. Certo, non è nemmeno la fine di settembre, la squadra è nuova per metà e Gasperini ha sottolineato come per inserire i nuovi ci sia bisogno di tempo a più riprese. Però in questo avvio di stagione sono anche diversi “vecchi” che non stanno dando le garanzie dell’anno scorso nelle prime 8 partite.
Ce ne saranno un’altra quarantina per mettere tutto a posto, poco ma sicuro, ma serve farlo alla svelta, perché i punti sono già pesanti e lo ha ammesso anche lo stesso tecnico: le tre giornate di agosto sono state difficili per tutti col mercato aperto, per l’Atalanta in particolare, ma di certo non si possono cancellare. E poi, a volerla ben vedere, i 5 gol subiti in casa tra Fiorentina e Como sono mediamente superiori ai 6 subiti nelle prime 3 trasferte. Pura matematica. Non dice tutto, ma qualcosa sì.
Il clean sheet più convincente, in maniera quasi paradossale, è arrivato in Champions League, contro l’Arsenal, nella notte più attesa dopo Varsavia. Dato che va a rafforzare il discorso delle motivazioni: più che presenti nelle notti europee, latenti invece quando si gioca in Serie A. “E questo mi preoccupa” ha ammesso Gasperini, “perché non si può essere motivati soltanto in Europa”.
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L’altra preoccupazione è su una difesa, quella dell’Atalanta, che subisce gol in troppi modi diversi. Azioni, palle inattive, errori individuali. Ce n’è un po’ di tutto, un po’ per tutti. Ma non è solo una questione di retroguardia: “Riguarda un po’ tutti, parte dal modo di pressare degli attaccanti e quando loro pressano forte siamo più compatti e aggressivi” evidenzia Davide Zappacosta, “è una cosa di squadra, come quando non riesci a segnare, è una situazione generale”.
Insomma, serve tempo un po’ per tutti. D’altronde l’apporto di tutti i nuovi non può essere immediato e anche lo stesso esterno lo ammette: “Il nostro gioco richiede tempo per inserirsi” ammette. E il tecnico gli fa eco: “Giocare con più continuità potrebbe esserci utile per trovare il ritmo”. Presto arriverà anche quel momento e potrebbe rappresentare il primo bivio di una stagione in cui le sliding doors, comunque, non mancheranno.
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