Tradizione scozzese con un’anima giapponese: Atalanta, ecco il Celtic
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Archiviato il successo in terra lagunare contro il Venezia, l’Atalanta cerca consensi e continuità anche in Champions League. Domani sera (mercoledì 23 ottobre) al Gewiss Stadium arriva infatti il Celtic per la sfida della terza giornata della fase campionato della massima rassegna continentale. Una partita da non sbagliare perché dopo i quattro punti conquistati complessivamente tra Arsenal e Shakhtar, la Dea cerca un’altra vittoria che in chiave qualificazione avrebbe un peso non indifferente, anche alla luce della portata delle successive sfide europee che completeranno il calendario nerazzurro da qui a gennaio.
Le due squadre si presentano all’appuntamento distanziate di una sola lunghezza in favore della Dea. Il Celtic di punti ne ha conquistati sin qui tre, maturati al culmine di due partite in cui gli scozzesi hanno mostrato il meglio e il peggio di sé: all’esordio roboante, suggellato dal 5-1 rifilato allo Slovan Bratislava, letteralmente travolto ad Hampden Park, ha fatto seguito il clamoroso e fragoroso tonfo del Signal iduna Park.
Sul campo del Borussia Dortmund è arrivata una tremenda sconfitta per 7-1 che ha messo a nudo i difetti di una squadra capace sì di trovare la porta con regolarità , ma che allo stesso tempo si trova alle prese con un pacchetto arretrato che ha destato sin qui poca sicurezza, quantomeno sulla vetrina internazionale.
Tra i confini nazionali infatti la musica è assai diversa e il dominio del Celtic nella Premiership scozzese è incontrastato e soprattutto indiscutibile: i campioni di Scozia hanno vinto ben 12 degli ultimi 13 campionati e solamente nel 2021 hanno ceduto il passo ai rivali storici dei Rangers.
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La stagione
In questa prima parte di stagione, il Celtic si trova attualmente in vetta al campionato, con sette vittorie e un pareggio maturati in otto partite, a braccetto con l’Aberdeen, ovvero l’unica squadra in grado di tenere il grande ritmo impresso dalla formazione biancoverde e contro la quale il Celtic disputerà anche la semifinale di Coppa di Lega nel mese di novembre. Gli storici rivali dei Rangers per ora arrancano e viaggiano già con sei punti di ritardo in classifica.
I precedenti
Quello tra Atalanta e Celtic sarà di fatto un confronto inedito tra due squadre che non si sono mai affrontate in competizioni ufficiali nel corso della loro storia. Quella di domani sera (mercoledì 23 ottobre 2024) sarà dunque una prima volta assoluta.
L’allenatore
Il tecnico del Celtic è uomo di grandissima esperienza e risponde al nome di Brendan Rodgers. L’allenatore nordirlandese, con un passato da calciatore, ha saputo costruirsi un percorso di altissimo profilo che l’ha portato ad allenare anche il Liverpool proprio nel triennio precedente all’arrivo sulla panchina dei Reds di Jurgen Klopp, ovvero dal 2012 fino all’ottobre del 2015, sfiorando anche il titolo nel 2014.
I momenti più importanti della sua avventura in Inghilterra li ha vissuti però da guida tecnica del Leicester, club con cui ha vinto una FA Cup e una Community Shield nel 2021. Il suo percorso al Celtic? Ovviamente intriso di vittorie. Rodgers ha guidato la formazione di Glasgow dal 2016 al fino al febbraio del 2019, prima di farvi ritorno nell’estate del 2023. Al timone degli scozzesi ha vinto ben nove trofei, di cui tre campionati, tre Coppe di Scozia e altrettante Coppe di Lega.
Le stelle
L’uomo più rappresentativo del Celtic, fino a pochi mesi fa, era proprio quell Matt O’Riley a lungo seguito dall’Atalanta – che in lui aveva individuato l’erede di Koopmeiners passato alla Juventus – ma che alla fine è approdato in Premier League per vestire la maglia del Brighton. La sua avventura è iniziata nel peggiore dei modi, con un grave infortunio all’esordio.
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Il Celtic che affronterà la Dea è una squadra dall’anima giapponese con il trio formato da Hatate, Maeda e Furuhashi che rappresentano i valori aggiunti di una squadra la cui ossatura è prettamente di stampo britannico. A loro si aggiunge anche una massiccia dose d’esperienza tra i pali con la presenza di Kasper Schmeichel, figlio d’arte di colui che ha scritto la storia con la maglia del Manchester United e della Danimarca. L’acquisto più importante di questa estate è stato invece l’attaccante Adam Idah, arrivato dal Norwich, e autore sin qui di 4 gol complessivi in 10 presenze.
La probabile formazione
Il Celtic sviluppa il proprio calcio sulle note del 4-3-3 dove Idah e Furuashi possono agire in qualità di epicentro offensivo, con Maeda chiamato ad agire sul versante di destra, mentre la corsia mancina è terreno fertile per Kühn, o in alternativa per Forrest. A centrocampo capitan McGregor agisce da play, affiancato da Hatate e dal portoghese Bernardo inquadrati in qualità di mezzali. In difesa tradizionale linea a quattro a protezione di Schmeichel con Carter-Vickers e Scales ad imbastire la coppia centrale, con Johnson e Taylor a presidiare le fasce.
CELTIC (4-3-3): Schmeichel; Johnson, Carter-Vickers, Scales, Taylor; Hatate, McGregor, Bernardo; KĂĽhn/Forrest, Furuhashi/Idah, Maeda. All. Rodgers
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