19 Gennaio 2025

Il Celtic alza il muro e la Dea ci sbatte contro: peccato, testa al Verona

Il Celtic alza il muro e la Dea ci sbatte contro: peccato, testa al Verona

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Gewiss Stadium. Non va oltre lo 0 a 0 un’Atalanta d’assalto che le prova tutte per superare gli scozzesi in un match intenso e faticoso. In un Gewiss gremito i nerazzurri hanno attaccato tutto il match con grande caparbietà, ma nonostante una miriade di tiri in porta non sono riusciti a scardinare la difesa bianco verde.

La formazione scozzese ha disputato un match anni Ottanta, fatto di catenaccio e ripartenze, senza mai impensierire in alcun modo la retroguardia atalantina. Soprattutto nei primi 45 minuti gli ampi spazi concessi hanno consentito ai nostri di creare diverse occasioni da rete che però non si sono concretizzate.

Pasalic prima (ottima la prova del croato) e Retegui poi hanno fallito almeno 3 splendide occasioni per portare in vantaggio la Dea che avrebbe ampiamente meritato la rete. Pazienza penso, nella ripresa faremo gol. E invece il copione della partita non cambia, con gli scozzesi intenti solo a non prenderle e l’Atalanta ad attaccare a testa bassa.

Il Gasp le prova tutte, dentro Samardzic, Cdk, Cuadrado, Zaniolo ma non c’è niente da fare, qualsiasi manovra si infrange contro the wall e man mano che passano i minuti, complice un po’ di stanchezza e di perdita di lucidità, le occasioni scemano. Arriva così il triplice fischio, che sancisce un pareggio ingiusto di fronte ad una formazione che ha badato solo a non prenderle senza mai cercare di fare null’altro.

Peccato, anche se mi sento solo di elogiare la formazione nerazzurra che ha cercato con tutte le forze una vittoria che avrebbe ampiamente meritato. Il non gioco degli scozzesi contro l’inventiva atalantina: così si potrebbe condensare questo match.

Grande prova di Pasalic, nettamente il migliore dei nostri, ma anche tutta la difesa ha ben figurato senza mai concedere alcuna chance agli avversari.

 

 

Non mi sento di portare alcuna critica ai nostri, che davvero hanno cercato in tutti i modi di portare a casa i 3 punti. Forse, ma è solo un appunto fatto col classico senno del poi, non avrei rinunciato all’apporto di Retegui, che pur non disputando un match sontuoso avrebbe potuto essere ancora una spina nel fianco degli avversari.

Mettiamo quindi a referto questo pareggio che certamente lascia un po’ di amaro in bocca soprattutto per la differenza di gioco vista sul terreno dello stadio nerazzurro. Ora però torniamo con concentrazione sul campionato perché c’è il Verona da battere.

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