Young Boys – Atalanta 1-6, l’editoriale – Una Dea alla Sinner
Quando una squadra vince una partita con 6 gol, scatta subito la comparazione con il tennis.
A maggior ragione in questo periodo storico, con l’Italia del tennis potenza mondiale come dimostrano i successi delle azzurre nella Billie Jean King Cup e degli azzurri in Coppa Davis.
Ebbene, si può dire che l’Atalanta ieri abbia fatto come Sinner nella terra di un altro grande interprete di questo sport: Roger Federer.
A Berna, eccezion fatta per la dormita su calcio d’angolo che ha provocato l’1-1 momentaneo degli elvetici, non c’è stata partita.
Lo Young Boys ha provato – giustamente dal canto suo – a metterla sul piano dell’agonismo ma certamente non poteva reggere quei ritmi iniziali per tutti e 90 i minuti.
L’Atalanta lo sapeva, ha atteso pazientamente e ha sfruttato le qualità tecniche della sua rosa.
Anzi, quasi tutte. Perchè a un Lookman in panchina, ha corrisposto un De Ketelaere sontuoso, un Retegui che si è finalmente sbloccato, un Samardzic che sembra giocare davvero troppo poco.
Ma è stata tutta l’Atalanta un’orchestra perfetta. Una squadra consapevole dell’importanza della partita e che ha conquistato l’intera posta in palio con il piglio della grande.
Tre punti che chiudono il discorso qualificazione playoff e che fanno venire lo “strano pensiero” degli ottavi. Real Madrid e Barcellona permettendo.