Atalanta-Real Madrid 2-3, l’editoriale – Sconfitta indolore. E nessuna croce addosso a Retegui
Prima frase fatta: il Real Madrid è la storia della Champions League; seconda frase fatta: il Real Madrid se si mette in testa di vincere una partita di Champions League al 99,9% la vince a prescindere dall’avversario; terza frase fatta: l’Atalanta è una squadra forte e di personalità.
Difficile aggiungere altro a quanto accaduto ieri al “Gewiss Stadium“. Il Real Madrid, ventiquattresimo in classifica dopo cinque giornate, aveva l’obbligo di conquistare i tre punti per evitare bruttissime sorprese. E ieri tutti i “blancos” sono stati sul pezzo per 90 minuti più recupero.
Nonostante questo hanno avuto bisogno di due grandi giocate individuali realizzate da due fuoriclasse come Mbappé e Bellingham e di un colpo di fortuna che ha portato alla rete di Vinicius per avere la meglio su un’Atalanta gagliarda che ha tentato di tutto per non arrendersi a un destino ineluttabile, giocando alla pari con i Campioni d’Europa.
Certo, la sconfitta è comunque amara e ha la conseguenza sportiva di mettere – salvo miracoli sportivi – la parola fine al sogno di qualificarsi per gli ottavi di finale.
Poco male, l’obiettivo realistico era la qualificazione ai playoff e manca solo la matematica per ottenerla mentre basta (comunque non semplice) battere lo Sturm Graz in casa il prossimo 21 gennaio per poter centrare il non certo banale risultato di entrare nella fascia 9-16 che consentirebbe di giocare il ritorno dei playoff in casa.
Chiusura con una precisazione: nessuna croce addosso a Mateo Retegui. In primis, perché al 99% la rete sarebbe stata annullata perché l’italo-argentino (non ci sono i replay al VAR perché il gol non è stato segnato) appare in posizione di fuorigioco. In secundis (e chi ha giocato a calcio lo sa), il coefficiente di difficoltà era maggiore di quello che appare.
Lookman ha tirato una stecca al centro (e poteva solo fare quello) e lì o l’attaccante la colpisce in tempo e perfettamente oppure il pallone va alto. E’ accaduto il secondo caso ma, come già detto, nessun rimpianto.