18 Gennaio 2025

Cagliari-Atalanta 0-1, l’editoriale – Ravezzani, hai visto quello “scarto” di Zaniolo?

In primis, togliamoci un sassolino dallo scarpe. In settimana, intervenendo a un’emittente radiofonica napoletana, il direttore di TeleLombardia Fabio Ravezzani aveva minimizzato il primo posto dell’Atalanta, affermando che la Dea non sarebbe durata a lungo in testa alla classifica perché non ha calciatori in rosa in grado di risolvere le partite con una giocata tecnica e perché la sua rosa è formata da “scarti” di altre squadre.

A parte che oggettivamente si tratta di una boiata sesquipedale perché tutte le squadre sono costruite su “scarti” di altre, con questa affermazione Ravezzani ha buttato fuori tutto il suo malcelato antiatalantinismo, frutto del fatto di essere tifoso del Torino e quindi invidioso di una squadra che partendo dallo stesso livello è riuscita ad alzare una Coppa Europea e dal fatto di dover soddisfare una pletora di minus habentes tifosi delle solite tre che vedono la Dea come fumo negli occhi.

Quindi, ci sa tanto che il fegato di Ravezzani abbia subito un duro colpo ieri pomeriggio al triplice fischio di Pairetto che ha sancito il successo in casa del Cagliari per 1-0, decima vittoria consecutiva dell’Atalanta in campionato e che consente alla formazione di Gasperini di mantenere la vetta della classifica con 37 punti.

Non è stata una partita semplice e non poteva esserlo altrimenti, con l’Atalanta chiamata a reggere la pressione della sua prima partita con la “Maglia Rosa” addosso e sfinita dal non certo facile trittico Roma-Milan-Real Madrid. Il primo tempo è stato equilibrato fino a quei 10 minuti della sfida Piccoli vs Carnesecchi, fortunatamente vinta dal portiere con tre interventi strepitosi.

Poi, l’ingresso di Lookman, De Roon e Samardzic prima e di Zaniolo poi e la partita è cambiata. L’Atalanta ha preso il pallino del gioco, ha costruito diverse occasioni e ha trovato il gol partita con Zaniolo e poi un clamoroso palo con Lookman. Infine, gli altri 10 minuti di blackout, con la Dea sofferente che non riusciva a tenere palla (sprecando anche un contropiede con Zaniolo) e che per fortuna ha trovato un Cagliari con le polveri bagnate.

Arriva così una vittoria brutta, sporca e cattiva (ma solitamente sono la maggioranza di chi poi si aggiudica i titoli nazionali) che però ha giustamente trovato un Gasperini non contento al 100% della prestazione.

Bene ha fatto il tecnico atalantino a rimarcare che tutti debbono essere concentrati e attenti sempre se davvero si vuole aspirare a qualcosa di grosso perché non sempre si incontrerà una squadra tignosa, agonistica ma con evidenti problemi in termini di realizzazione.

E bene ha fatto a stigmatizzare il comportamento di Zaniolo. Nicolò si sta ritrovando atleticamente e tecnicamente, deve anche aggiustarsi caratterialmente. Perché provocare ambienti anestetizzati è un errore. Far venire un travaso di bile a Ravezzani (e agli antiatalantini in generale) è invece cosa buona e giusta.

Speriamo che questo “scarto” di Roma e Galatasaray possa concedere tante repliche in futuro. Magari assieme a un Mateo Retegui che va assolutamente ritrovato.

P.S: non ci siamo dimenticati dell’episodio del rigore non dato al Cagliari per fallo di mano di Kossounou. L’episodio rimane borderline perché il pallone impatta prima sulla coscia del difensore atalantino e poi sbatte sul braccio effettivamente largo. Episodio che fa il paio con quelli in casa con Monza e Udinese. Nessuno dei tre – bene scriverlo – decisamente netto. Va sottolineato come, fino a questo momento, nel dubbio si sia fischiato a favore dell’Atalanta. Come nel girone di ritorno della stagione 2021/2022 nel dubbio si fischiava contro l’Atalanta. Le cose vanno e vengono.