18 Gennaio 2025

Atalanta-Empoli 3-2, l’editoriale – CDK, il calabrone e la legge dei grandi numeri

Una leggenda metropolitana sopravvissuta fino ai giorni nostri afferma che il calabrone sia un insetto che per la fisica non potrebbe volare ma che non se ne importi e possa volare lo stesso.

Leggenda perché appunto non è vero. Innanzitutto, perché l’insetto in questione non è il pericoloso calabrone quanto il più innocuo bombo ma anche e soprattutto perché la fisica ha poi dimostrato come il volo dell’insetto sia assolutamente possibile e dimostrabile.

Non è leggenda ma è una legge matematica ben nota quella dei grandi numeri che è la compagna parallela di questo grandissimo periodo dell’Atalanta. Prima o poi, afferma tale caratteristica matematica, la sequenza di vittorie consecutive della Dea dovrà fermarsi.

Però lo stop non è accaduto ieri dove è invece avvenuta l’undicesima vittoria consecutiva dell’Atalanta ai danni dell’Empoli per 3-2. Una vittoria ottenuta in una giornata che sembrava del tutto propizia all’interruzione della striscia positiva.

Prima la distrazione da terza categoria che ha provocato il vantaggio empolese firmato da Colombo. Poi i due pali su calci di punizione. E ancora il rigorino da VAR (ma che da regolamento ci stava) causato dal leggero tocco di Djimsiti sull’ex Grassi.

Invece, e ci dispiace per la legge dei grandi numeri, qualcuno in campo non era d’accordo sull’ineluttabilità dell’esito. Qualcuno con la maglia dell’Atalanta versione “Christmas Match” 2024. Qualcuno con la maglia numero 17: Charles De Ketelaere.

Alla faccia di qualcuno che pensa che l’Atalanta non abbia in rosa calciatori in grado di fare la differenza, il belga ieri ha praticamente vinto da solo la partita.

Per i gol, ovviamente. Il colpo di testa con sprezzo del pericolo sull’assist di Zappacosta in occasione del punto del momentaneo 1-1 e poi, naturalmente, per la splendida marcatura che ha deciso l’incontro nel finale di partita.

Ma anche e soprattutto per la personalità. De Ketelaere si è preso la squadra per mano nei momenti difficili e si è sempre mosso in prima persona per il campo, chiedendo continuamente ai compagni di servirlo.

Non si è mai nascosto, insomma. Qualità positiva a prescindere. Ancor più positiva quando avviene in una partita il cui coefficiente di difficoltà aumenta in maniera non prevedibile alla vigilia.

E con un CDK così anche l’infortunio di Retegui (che però secondo Gasperini dovrebbe essere meno grave del previsto) e il ciclo terribile che attende l’Atalanta (Lazio e Udinese fuori, Juventus e Napoli in casa) fanno meno paura.