18 Gennaio 2025

Atalanta, è ora di ripartire: battere la Juve per dare un segnale alle rivali

Atalanta, è ora di ripartire: battere la Juve per dare un segnale alle rivali

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Bergamo. Pari a Roma con la Lazio, sconfitta in Arabia con l’Inter, battuta d’arresto a Udine. L’ultima volta che l’Atalanta non ha vinto per tre partite consecutive è stato nel mese di settembre (Arsenal, Como, Bologna), poi è iniziata la splendida serie di undici vittorie consecutive in campionato che si è interrotta nell’ultimo match dell’anno in casa dei biancocelesti. Siamo arrivati a questo: 23 giorni senza vincere sembra qualcosa di strano, quando nella realtà è quanto di più normale possa capitare anche a squadre di vertice in determinati periodi dell’anno.

Questa sera però c’è una grande occasione, una doppia occasione, per poter ritrovare il successo, perchè come ha detto Gasperini dopo Udine, per giocare contro Juventus e Napoli è sempre il momento giusto. Partite che portano stimoli, che si preparano da sole quando la caratura dell’avversario è di questo livello. E anche perché poi con la Juve non è che ultimamente alla Dea sia andata benissimo: quattro pareggi e due sconfitte nelle ultime sei, l’ultima vittoria a Torino nel novembre 2022 a firma Duvan Zapata. A Bergamo l’ultimo successo nell’aprile precedente, gol di Malinovskyi nel finale.

Poi, più nulla. Sconfitte brucianti come quella dello scorso maggio in finale di Coppa Italia (che ha bissato il ko del 2021), l’amaro 0-0 della stagione scorsa in una partita quasi totalmente dominata dai ragazzi di Gasperini. C’è voglia di vincere, c’è voglia di ripartire, anche per mandare un messaggio alle rivali. Al Napoli, che con una gara in meno è già scappato a +5, a 47 punti contro i 42 della Dea, ed è sicuro di arrivare allo scontro diretto di sabato sera davanti a prescindere da come finirà stasera (calcio d’inizio 20:45). All’Inter, che è già a +1 con una gara in meno dell’Atalanta e mercoledì recupererà col Como. 43 punti con 18 partite, potenzialmente è a +2 sul Napoli (manca anche la partita con la Fiorentina).

I rebus legati alla formazione Gasp li ha soprattutto tra fascia sinistra e trequarti, con Samardzic e Pasalic che si giocano un posto dietro le punte, visto che Retegui può sì rientrare, ma difficilmente potrebbe farlo giocando dal primo minuto e potrebbe essere utile dalla panchina. In fascia invece Zappacosta e Ruggeri sono come sempre in ballottaggio. E poi c’è il dubbio in difesa: Djimsiti potrebbe stringere i denti nonostante i 10 punti in volto e giocare con Hien e Kossounou, entrambi diffidati, ma per ora Scalvini è avanti. Poteva esserci Kossounou, ma l’infortunio rimediato domenica in allenamento lo terrà fuori un mese.

Il ritorno dell’ex

Questa sera ci sarà anche il ritorno al Gewiss Stadium di Teun Koopmeiners. Nessun tifoso nerazzurro ha dimenticato l’autentico tormentone che ha animato la sessione estiva di calciomercato, con il famoso braccio di ferro tra le parti in causa a suon di rifiuti di allenarsi, certificati medici e via dicendo, culminato poi con il definitivo via libera al trasferimento sull’asse Bergamo-Torino per una cifra di fatto pari a 60 milioni di euro, scatenando la rabbia dei tifosi bergamaschi, delusi soprattutto dalla modalità con cui il diretto interessato ha voltato loro le spalle.

 

Teun Koopmeiners Juventus

 

Dopo tre stagioni da protagonista e da leader dell’Atalanta, Koop ha scelto di proseguire il proprio percorso sempre sul palcoscenico italiano ma svestendo il nerazzurro per indossare il bianconero, ma al momento il feeling con la Vecchia Signora sembra tutt’altro che sbocciato. Thiago Motta continua a considerarlo un elemento imprescindibile all’interno del suo scacchiere ma Koopmeiners – sin qui autore di un goal e tre assist in campionato – sta faticando più del previsto ad imporsi nella sua nuova squadra che, di fatto, ha punto tutto, ma veramente tutto, su di lui. Inquadrato dal tecnico bianconero come trequartista, di recente è stato testato anche in linea mediana nel 4-2-3-1 nonostante i segnali continuino a non essere incoraggianti: “Si allena sempre molto bene, aiuta i suoi compagni. Si mette in difficoltà per la squadra, potrebbe anche non farlo, ma lo fa perché vuole aiutare, vuole vincere. Domani torna in un posto in cui è stato molto bene, a cui ha dato tantissimo, sarà una partita speciale per lui. Deve fare il massimo, controllare a livello emotivo per una grande prestazione” ha detto il tecnico alla vigilia.

Domani sarà il giorno del suo ritorno al Gewiss Stadium, scenario illuminato a più riprese dai suoi goal e dalle sue giocate che l’hanno reso, nell’ultimo triennio, uno dei migliori interpreti su scala nazionale e non solo. Per la prima volta in carriera giocherà da avversario in quello che fino a pochi mesi fa era il suo stadio contro quella squadra che ha saputo esaltarne il talento indiscutibile, tuttavia non ancora emerso in questi primi mesi torinesi. E c’è da scommettere che il numero di fischi sarà di gran lunga superiore a quello degli applausi.

Atalanta-Juventus, le probabili formazioni

Atalanta (3-4-1-2): Carnesecchi; Scalvini, Hien, Kolasinac; Bellanova, Ederson, De Roon, Zappacosta; Samardzic; De Ketelaere, Lookman. All. Gasperini

A disp. Rui Patricio, Rossi, Toloi, Djimsiti, Palestra, Ruggeri, Sulemana, Pasalic, Brescianini, Zaniolo, Retegui.

Ballottaggi: Scalvini 55%-Djimsiti 45%, Zappacosta 55%-Ruggeri 45%, Samardzic 55%-Pasalic 45%

Indisponibili: Cuadrado, Kossounou, Scamacca (infortunati) | Squalificati: nessuno | Diffidati: Hien, Kolasinac, Zaniolo

 

Ederson Atalanta

 

Juventus (4-2-3-1): Di Gregorio; Savona, Kalulu, Gatti, Cambiaso; Locatelli, Thuram; Yildiz, Koopmeiners, Mbangula; Nico Gonzalez. All. Thiago Motta (squalificato)

A disp. Perin, Pinsoglio, Rouhi, McKennie, Fagioli, Douglas Luiz, Adzic, Weah

Ballottaggi: Cambiaso 70%-McKennie 30%, Vlahovic 55%-Mbangula 45%

Indisponibili: Bremer, Cabal, Conceiçao, Milik, Vlahovic (indisponibili) | Squalificati: nessuno | Diffidati: Fagioli

Come stanno gli avversari

Imbattuti in stagione, ma con una quota totale di 12 pareggi che non può lasciare soddisfatti i tifosi. La Juventus arriva a Bergamo tre giorni dopo l’ennesimo punto del proprio campionato nel derby con il Torino: le 7 vittorie contribuiscono a fare classifica, ma non sono sufficienti per tenere Thiago Motta e i suoi a ridosso delle posizioni di vertice della classifica, anche perché nelle ultime 7 partite è arrivato solo un successo, più 6 pareggi.

Certo, sempre meglio che perdere, ma il bilancio di 33 punti in 19 gare vuol dire che la media è di poco superiore agli 1,5 punti per partita. E ora Thiago arriva a sfidare il suo maestro al Genoa: “Già prima era un grandissimo allenatore. Oggi ancora di più. Ricordo un allenatore molto esigente, sempre in attacco, voleva vedere la squadra giocare bene, che attaccava e continua a essere così”.

Il grande interrogativo, a proposito di attacco, riguardava le condizioni di Dusan Vlahovic: il numero 9 bianconero – che ha trascorsi non proprio felici a Bergamo, basti ricordare la polemica del maggio 2023 e i cori in più di un’occasione piovuti dagli spalti – è l’ago della bilancia dei bianconeri. E, ancor più di recente, nel maggio 2024, con un suo gol ha deciso la finale di Coppa Italia a Roma. Non ci sarà, per infortunio. Al suo posto davanti ci sarà Nico Gonzalez.

 

Atalanta-Juventus: il film della finale di Coppa Italia

 

L’arbitro

A dirigere il match del Gewiss Stadium sarà Daniele Doveri, arbitro d’esperienza che quest’anno ha già incrociato la Dea in un precedente dolcissimo: Napoli-Atalanta 0-3, doppietta di Lookman e sigillo di Retegui per espugnare il Maradona lo scorso 3 novembre.

Atalanta-Juventus in tv

La partita sarĂ  visibile in diretta tv sia su Sky che sulle reti Dazn.

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