Atalanta, che peccato: il pari sarebbe stato giusto, ma a questi livelli gli errori si pagano cari
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Un Napoli cinico e tosto sbanca il Gewiss dopo una dura battaglia e resta saldamente in testa alla classifica.
Va subito detto che la Dea non ha per nulla demeritato, anzi per larghi tratti ha condotto il gioco mettendo duramente alle corde gli avversari. Il Gasp sceglie Retegui per fare coppia con Lookman e schiera dietro di loro per la prima volta dall’inizio Samardzic.
Quando l’italo argentino porta in vantaggio i nostri con un gran tiro, il match pare in mano all’Atalanta, con il Napoli incapace di pungere.
Ma il pareggio di Politano, lasciato colpevolmente solo da De Roon, dà mordente agli azzurri che per il resto del primo tempo non faticano a contenere le nostre manovre. Finché uno stupido pallone perso consente ad Anguissa di servire in mezzo all’area McTominay che mette facilmente alle spalle di Carnesecchi.
Tutti al riposo, con la sensazione di trovarsi immeritatamente sotto.
La Dea comincia la ripresa in modo arrembante, tenendo sotto pressione il Napoli pur senza creare grandissime occasioni.
Ci vorrebbe una nuova magia per riportare il match in parità e chi se non Ademola può essere il giocatore giusto: in mezzo a tre supera Meret.
Ecco che l’inerzia della partita sembra ora pendere dalla nostra parte e per qualche minuto spero anche nella vittoria. I consueti cambi non danno frutti, anzi l’uscita di Samardzic per Pasalic toglie fantasia e l’entrata di Cdk per Lookman non sortisce alcun risultato.
Ma quando sembra che tutto finisca in un giusto pareggio, ecco la frittata. Su un cross dalla sinistra Lukaku spinge leggermente Scalvini che cade come se pesasse 30 chili ed il belga infila nuovamente in rete.
Manca troppo poco, i nostri tentano un disperato assalto finale ma il Napoli si chiude e porta a casa i tre punti.
Peccato, davvero peccato, la squadra non meritava di perdere, anche perché i partenopei ci hanno punito nelle uniche occasioni che hanno creato. Bravi loro, ma a questi livelli gli errori si pagano cari ed è giusto dire che questi scontri importanti non riusciamo mai a farli nostri.
In ogni caso bisogna solo ringraziare questi ragazzi per quello che stanno facendo, per l’impegno che ci stanno mettendo e per una classifica che, non dimentichiamolo, ci vede comunque ampiamente terzi.
Ora testa alla Champions, martedì occorre battere lo Sturm per proseguire nella competizione. Ancora alto il grido forza Dea.
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