30 Gennaio 2025

Atalanta immensa a Barcellona, ma per gli ottavi diretti non basta: ora playoff con Brugge o Sporting (e daga!)

Atalanta immensa a Barcellona, ma per gli ottavi diretti non basta: ora playoff con Brugge o Sporting (e daga!)

8a giornata League Phase Champions League – Barcellona, Estadi Olimpic Lluis Companys, Montjuic – mercoledì 29 gennaio (ore 21)
Barcellona – Atalanta 2-2 (0-0)
BARCELLONA (4-2-3-1): Szczesny 7; Koundé 6,5, Araujo (cap.) 6,5, Garcia 6 (24′ st Cubarsì 5,5), Balde 6,5; De Jong 6,5, Pedri 5,5 (35′ st Casadò sv); Yamal 7 (51′ st Pau Victor sv), Gavi 5,5 (24′ st Fermìn Lopez 5,5), Raphinha 7,5; Lewandowski 6,5 (24′ st Ferran Torres 6). A disp.: 13 Iñaki Peña, 31 Kochen; 32 Fort, 35 Martin, 14 Torre, 10 Ansu Fati. All.: Hans-Dieter Frick 7.
ATALANTA (3-4-1-2): Carnesecchi 7; Djimsiti 6, Hien 6, Kolasinac 6 (10′ st Scalvini 6,5); Bellanova 7 (32′ st Cuadrado 7), De Roon (cap.) 6,5, Ederson 7,5, Zappacosta 7 (32′ st Ruggeri 6,5); Pasalic 8; De Ketelaere 6 (42′ st Brescianini sv), Retegui 6 (32′ st Zaniolo 6). A disp.: 28 Rui Patricio, 31 Rossi; 2 Toloi, 27 Palestra, 24 Samardzic, 25 Cassa, 48 Vlahovic. All.: Gian Piero Gasperini 8.
Arbitro: Oliver 7 (Inghilterra – Burt-Mainwaring, IV Madley. V.A.R. Gillett, A.V.A.R. England).
RETI: 2′ st Yamal (B), 22′ st Ederson (A), 27′ st Araujo (B), 34′ st Pasalic (A).
Note: serata serena, spettatori 42.728 di cui 2.859 atalantini. Ammoniti Kolasinac e De Roon per gioco scorretto, Ederson e Pasalic per comportamento non regolamentare. Tiri totali 15-8, nello specchio 7-5, parati 4-3, respinti/deviati 3-0. Var: 2 (check). Corner 7-4, recupero 2′ e 7′.

Barcellona – Un gol annullato, uno preso un po’ da polli, la magia di Ederson per agguantarla a mezz’altezza e quella di Pasalic per prendere tutti alle spalle riagguantando il Barcellona già qualificato per la seconda volta. Per l’Atalanta (foto UEFA.com), l’ingiustizia del nono posto che la costringerà al doppio playoff di febbraio col Club Brugge dell’ex De Ketelaere o l’annosissimo Sporting Lisbona col ritorno a Bergamo: gli ottavi di finale sfumati direttamente sarebbero con Lille o Aston Villa. Venerdì 31 gennaio il sorteggio a Nyon. Comunque una prova extralusso.

Dalla cintola in su si formano le coppie, con Pasalic francobollato da De Jong, Pedri da De Roon e la sottopunta Gavi da Ederson in evidente vantaggio fisico. Al settimo il primo sussulto col croato a saltare sul corner di Bellanova concesso dal quasi patatrac del retropassante Garcia e Szczesny costretto a rifugiarsi in fallo di fondo proprio per evitare guai da chi poi prende l’ascensore. Due minuti e in coda al possesso palla insistito, con contatto sospetto tra Koundé e Zappacosta, è quest’ultimo a staccare alto sempre dietro invito dello stesso crossatore. Botta e risposta all’undicesimo con la diagonale quasi da autogol di Balde per anticipare De Ketelaere su palla bassa ancora del sorano e Yamal col girello sinistro. La prima conclusione in porta è di marca atalantina (13′) grazie al destro incrociato di Retegui, servito dal rilancio del compagno in guanti e rintuzzato in angolo dall’ex juventino.

Il possesso di marca blaugrana è marcato quanto inconcludente, almeno fino al risveglio dell’iberico di origini equatoguineane che rientra nuovamente sul piede preferito al 27′ mandando in terra Hien con la finta ma angolando male appena dentro l’area sul recupero di Kolasinac, scivolato invece al 33′ quando Yamal riceve il passaggio di ritorno di Koundé con Djimsiti a spazzare in mischia in gioco aereo. A una dozzina dalla pausa, CDK sfiora coi tacchetti la palla dentro di Ederson dopo ricezione dal laterale di Parabiago deviata da Garcia determinando il fuorigioco di centimetri di Zappacosta. Al 2′ di recupero entra in campo Raphinha ma da fuori non può sorprendere Carnesecchi. Il primo a provarci nella ripresa, invece, è De Roon dopo la palla del fiammingo da sinistra rinviata da Balde in lunetta, chance che precede il pallone di prima di Lewandowski per Raphinha che dalla sinistra proietta Yamal al dribbling su Carnesecchi: la scivolata di Kolasinac è evitata, il giovanissimo talento entra in porta con l’attrezzo.

Al 6′ il vatreno potrebbe già pareggiarla, lanciato da CDK in una delle rare invenzioni in cucitura, ma Arajuo riesce a sporcargli il diagonale mancino parato poi da Szczesny. Carnesecchi stavolta è attento sulla punizione di Raphinha (9′). Al quarto d’ora il marcatore barcelonista sposta Ederson e innesca ancora l’assistman del rompighiaccio col polacco a sprecare l’occasionissima del raddoppio sul recupero di Djimsiti. L’albanese al 18′ regala palla al brasiliano che serve ancora l’autore del minimo vantaggio: bel taglio ed esterno sinistro rintuzzato dal guantipede riminese. L’1-1 è dietro l’angolo del dialogo tra quinti con Zappacosta ad appoggiare controllo e seccata dal limite del 13 atalantino. Illusione durata una manita cronometrica, perché Hien sta lontano, l’uruguagio della difesa è teoricamente dello spaiatossimo CDK che non ce la fa e la parabola dalla bandierina di Raphinha è solo da spingere dentro di testa schiacciando davanti al secondo palo.

Entrano Cuadrado, Ruggeri e Zaniolo per Bellanova, Zappacosta e Retegui, ma è De Roon ricevuto dal colombiano a crossare da destra per inserimento, controllo di sinistro e tocco sotto di destro di Pasalic in mezzo alle gambe del polacco tra i pali. Il prestito del Galatasaray spara dritto sul cross basso di Cuadrado (37′). A cambi finiti, a Scalvini esce la spalla sinistra. Al 3′ di recupero sugli sviluppi dell’ultima palla inattiva Carnesecchi si distende per dire di no a Ferran Torres, già avversario in maglia Valencia col famoso palo sull’uno a zero bergamasco il famosissimo 19 febbraio 2020 nel 4-1 di San Siro nell’ottavo di andata. Stavolta è un’eliminatoria a cui arrivare dal prossimo barrage.

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