L’Atalanta non molla mai: recupera due volte il Barcellona, il 2-2 vale i playoff
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Barcellona (Spagna). Kharkiv, Valencia, Amsterdam, Liverpool, Dublino. E ora anche Barcellona. Non è una vittoria, ma per l’Atalanta è come se lo fosse: e non è per un complesso di inferiorità contro i top club, ma perché oltre al risultato finale, 2-2, conta anche come si scende in campo. Sì, l’Atalanta al Montjuic lotta con le proprie armi, con l’orgoglio, con la voglia di compiere un’impresa, di non mostrarsi inferiore a nessuno. Ed è così.
Sotto due volte, due volte al gol del pareggio. Dopo aver perso il miglior giocatore, o quantomeno quello che in Europa è più decisivo di tutti gli altri, due giorni prima della partita. Ma l’Atalanta non è Lookman, non è il singolo: è il gruppo, è l’idea di gioco, è la determinazione bergamasca di non mollare mai. Tutto quello che si è visto all’Estadi Olimpic.
“Essere qui e giocare queste partite è un grandissimo traguardo”, ricorda Luca Percassi prima del fischio d’inizio. È storia, e lo resta a prescindere dal risultato finale. Negativo, ma con il grande rimpianto dell’urlo strozzato in gola quando Zappacosta deposita in rete il momentaneo 0-1 che poi il Var cancella dopo pochi minuti di review per uno sfortunato tocco di suola di De Ketelaere. Gol annullato, ma certificazione di qualità e coraggio messe in campo senza alcun timore reverenziale: lo stesso CdK nel primo tempo si era divorato il possibile vantaggio.
Non che dalle parti della retroguardia sia tutto tranquillo. Raphinha e Lewandowski si scambiano spesso la posizione creando comunque meno problemi al lato destro della Dea di quanti Lamine Yamal ne provochi a sinistra. Con gli altri ventuno in campo il classe 2007 ha poco da spartire: fa un altro sport. E lo dimostra ogni qualvolta riesce a trovare un appoggio di un compagno, un uno-due, uno spazio seppur minimo per affondare. La Dea gliene concede uno di troppo a inizio ripresa e in un baleno si ritrova sotto, pur immeritatamente, peraltro dopo un destro al volo di De Roon finito largo di poco.
Con i blaugrana in vantaggio però inizia tutta un’altra partita, la migliore possibile per la squadra di Flick che ancora trascinata da Yamal in ogni giocata ha spazi, anzi, praterie in cui lanciarsi. Per rimettere la partita in equilibrio ci vuole una giocata: se la inventa Ederson a metà secondo tempo, invertendo l’inerzia. Anche stavolta però ad azione corrisponde reazione: il Barça rimette la testa avanti con Araujo, lasciato clamorosamente solo sul secondo palo su un corner che è un clinic su come non si marca.
Arrendersi però non è un’opzione contemplata per questa Atalanta: la caparbietà di De Roon e Pasalic porta di nuovo al 2-2, accolto da un boato folle nel settore ospiti. Il finale è amaro, non per il risultato che cambia, ma perché Giorgio Scalvini deve uscire in barella con quella che sembra una brutta lussazione alla spalla, lasciando anche in 10 la squadra nel finale. L’unico neo di una serata altrimenti da ricordare: la Dea finisce al nono posto, agli spareggi pescherà una tra Sporting e Brugge, agli eventuali ottavi Lille o Aston Villa.
Barcellona-Atalanta 2-2
Marcatori: 47’ Yamal, 67’ Ederson, 72’ Araujo, 79’ Pasalic
Barcellona (4-2-3-1): Szczesny; Koundé, Araujo, Eric Garcia (69’ Cubarsì), Balde; De Jong, Pedri (80’ Casadò); Yamal, Gavi (69’ Fermin Lopez), Raphinha; Lewandowski (69’ Ferran Torres). A disp. Inaki Pena, Kochen, Fort, Gerard Martin, Pablo Torre, Ansu Fati, Pau Victor. All. Flick
Atalanta (3-4-1-2): Carnesecchi; Djimsiti, Hien, Kolasinac (55’ Scalvini); Bellanova (77’ Cuadrado), De Roon, Ederson, Zappacosta (77’ Ruggeri); Pasalic; De Ketelaere (87’ Brescianini), Retegui (77’ Zaniolo). A disp. Rui Patricio, Rossi, Toloi, Palestra, Samardzic, Cassa, Vlahovic. All. Gasperini
Arbitro: Oliver (Inghilterra)
Ammoniti: Kolasinac (51’), De Roon (90+2′) per gioco falloso; Ederson (90+6′) per proteste
Espulsi: –
Note: recupero tempo pt 2’, st 6’
Grande prestazione a Barcellona
𝑴𝒐𝒍𝒂 𝒎𝒊𝒂!A hard-fought point in Barcelona
𝑴𝒐𝒍𝒂 𝒎𝒊𝒂! #UCL #BarcellonaAtalanta 2-2 FT #GoAtalantaGo pic.twitter.com/6sU9T8KlUp— Atalanta B.C. (@Atalanta_BC) January 29, 2025
I gol
1-0 (47’) Yamal – Giocata verticale mostruosa del Barça: Lewandowski taglia fuori Djimsiti e Hien facendo correre in profondità Raphinha, che cambia gioco trovando il classe 2007: con un tocco salta Carnesecchi e sfrutta il ritardo di Kolasinac per appoggiare in porta.
1-1 (67’) Ederson – Scalvini imbuca per Bellanova che ribalta l’azione a sinistra, dove Zappacosta fa la sponda per il brasiliano: dribbling secco su Gavi e sassata di destro.
2-1 (72’) Araujo – Raphinha batte un corner da destra sul secondo palo, dove Araujo è abbandonato dalla difesa e può appoggiare in porta il più facile dei gol di testa.
2-2 (79’) Pasalic – De Roon pennella al centro un pallone perfetto per l’inserimento del croato, che controlla e appoggia in porta il gol del pari.
I momenti chiave
Le occasioni mancate nel primo tempo – Uno sfortunatissimo tocco di suola di De Ketelaere ravvisato dal Var dopo una giocata difensiva di Eric Garcia provoca la cancellazione del gol dell’esterno nerazzurro, che aveva depositato in rete da pochi passi. De Ketelaere intorno al quarto d’ora aveva invece sparato addosso a Szczesny da pochi passi e con una buona fetta di porta spalancata.
La distrazione sull’1-2 – Inspiegabile il posizionamento della difesa a zona, con tre uomini soli sul secondo palo e nessun movimento per andare a coprire quella fetta di campo: Hien resta in posizione, nessuno lo aiuta e nessuno va a caccia della palla.
Il migliore in campo
Lamine Yamal – Molto semplice: fa un altro sport rispetto a tutti gli altri in campo.
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