19 Gennaio 2025

Gasperini a Berna con le incognite Djimsiti e… il sintetico: “Giocare qui è diverso, dovremo abituarci”

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Berna (Svizzera). La più grande incognita con cui l’Atalanta e Gian Piero Gasperini affrontano la trasferta contro lo Young Boys riguarda… il campo. Nel senso più stretto che si possa intendere: al Wankdorf c’è infatti un tappeto sintetico, ben diverso rispetto all’erba naturale. “E mi sembra sia molto migliorato rispetto a tre anni fa, pare che l’abbiano messo a posto” afferma il tecnico nella conferenza stampa alla vigilia del match.

Le differenze sono davvero tante: “Una superficie diversa, cambia tanto il rimbalzo del pallone, viene condizionato il modo con cui si calcia la palla, come la si trasmette e si controlla: è una superficie a cui bisogna abituarsi rapidamente. Hai dei vantaggi perché a terra la palla si muove più velocemente, alzarla invece è più difficile”.

Negli ultimi giorni Gasperini ha deciso di spostare la sede degli allenamenti su uno dei campi sintetici presenti nel centro di Zingonia. Anche nella seduta della vigilia è stato così: sono rientrati tutti, tranne Zappacosta, per cui “ci vuole ancora una settimana”. Ederson è a casa squalificato, Scalvini per una precauzione medica per il tipo di superficie, “non tanto per problemi muscolari ma articolari”, spiega. Djimsiti tra i rientranti è l’unico con qualche dolore in più, ma “tutti i convocati possono giocare”.

E la squadra più gioca e meglio sta: “Da febbraio abbiamo sempre giocato ogni tre giorni senza sosta, non abbiamo mai avuto problemi di stanchezza, al massimo lo diventano gli infortuni, visto che capitano al 90% in partita e non in allenamento. Poi se ne lascio fuori uno non lo ritrovo meglio e ci vogliono un paio di partite per entrare in forma, così finisce per farsi male. Certo, è anche questione di caratteristiche, ma aiuta nella gestione di quello che molti definiscono turnover”.

A fianco del tecnico c’è Mateo Retegui, fresco di gol in campionato numero 12 che ha rafforzato il suo primato in classifica marcatori. Manca ancora il gol in Europa per suggellare un inizio di stagione spettacolare: “Ma non sono preoccupato” ammette, “anzi, se non lo faccio io lo fa qualcun altro, io lavoro per la squadra con la fiducia che mi danno mister e staff”. Merito anche dei tanti palloni che arrivano in area: “Da attaccante mi esalta avere tante occasioni da gol mi esalta, voglio continuare così”.

In attesa del rientro di Scamacca, insomma, Gasperini ha il suo bomber, ma “parliamo di due giocatori con caratteristiche diverse: paradossalmente a Scamacca chiedo di fare più il centravanti dentro l’area di rigore per le caratteristiche fisiche che ha. Invece con Mateo stiamo cercando di farlo giocare un po’ più defilato e meno centrale, perché lui ha proprio le caratteristiche da centravanti. Apprezzavamo Mateo già da avversario, non immaginavamo un’esplosione così forte. Quando rientrerà Gianluca saremo sicuramente più forti”.

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