Atalanta, a Berna è un match point qualificazione. E l’obiettivo ottavi diretti è alla portata

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Berna (Svizzera). L’obiettivo dichiarato dell’Atalanta per questa avventura nella nuovissima Champions League a girone unico era quello di entrare tra le prime 24 e qualificarsi almeno per lo spareggio per accedere agli ottavi. Poi però c’è il campo, c’è la progressione di una stagione che a fine novembre, vede la Dea bazzicare nei piani altissimi della classifica di Serie A ed essere a ridosso di quelle che sono le prime posizioni nella massima competizione europea, essendo al nono posto con 8 punti dopo 4 partite.

La trasferta contro lo Young Boys (calcio di inizio martedì 26 novembre alle ore 21:00) rappresenta un primo match point per assicurarsi un posto nei primi due terzi della graduatoria e andare almeno allo spareggio, ma allo stesso tempo è anche una grande occasione per provare ad avvicinarsi alle prime otto posizioni, quelle che valgono direttamente gli ottavi di finale — in cui, eventualmente, si potrà giocare anche il match di ritorno in casa.

La filosofia nerazzurra, comunque, resta sempre la stessa: non si fanno calcoli, perché in Europa ogni gara è un test. E non è un modo di dire. Basta vedere Sporting, Brest e Monaco, tre tra le squadre meno quotate ai nastri di partenza e oggi ai piedi del vertice della classifica unica guidata dal Liverpool, la sola a punteggio pieno. Chiaro segnale che a Berna ci sarà bisogno di una grande prestazione, contro un avversario che è vero, vive un momento comunque particolarmente difficile, visto che in campionato è più vicino all’ultima posizione che alla prima e in Europa non ha raccolto neanche un punto. Ma non per questo va sottovalutato.

Anche tre anni fa, nel girone di Champions, la trasferta al Wankdorf Stadion doveva essere sulla carta una passeggiata per tutti, Manchester United compreso. Invece con l’Atalanta è finito 3-3, acciuffato solo grazie alla classe di Muriel all’ultimo respiro. D’altronde i dettagli fanno la differenza nel calcio a così alto livello. Come anche il solo fatto di giocare sul sintetico incide — anche se per una piccola percentuale. “Vale solo per i primi 20-30 minuti, poi le squadre si abituano” ha detto Magnin in conferenza stampa. Intanto Gasperini ha fatto lavorare i suoi su uno dei campi con l’erba simile a quella su cui giocherà, ma sa che “sarà diverso”. Un’incognita in più.

Una rosa ritrovata

Il principale sollievo per il tecnico riguarda una rosa che dopo un weekend in emergenza – patita comunque solo il giusto – è tornata ad avere una discreta profondità d’organico, grazie ai rientri in difesa in massa di Berat Djimsiti, Sead Kolasinac e anche Ben Godfrey. È l’albanese quello che pare avere più probabilità di giocare, anche perché il bosniaco è di rientro da un problema muscolare, non traumatico come invece il numero 19, che però al contrario sente più dolore. Insomma, ballottaggio aperto tra i due.

De Roon potrà dunque fare serenamente reparto insieme a Pasalic in mezzo al campo, visto che Ederson sarà squalificato dopo tre cartellini gialli. Sulla sinistra Ruggeri è quasi certo del posto, a destra Bellanova sembra aver superato senza problemi l’acciacco rimediato al Tardini e potrebbe essere confermato, ma le opzioni Cuadrado e Palestra restano in piedi, pure se più remote.

In avanti resta il solito imbarazzo della scelta, con De Ketelaere favorito per tornare dal primo minuto nel trio con Retegui e Lookman, con Samardzic potenziale arma in più dalla panchina. Zappacosta e Scalvini restano gli unici esclusi insieme a Scamacca: il numero 42 resta a casa solo per prevenzione, siccome il lavoro sul sintetico potrebbe essere rischioso dopo il lungo stop.

Young Boys-Atalanta, le probabili formazioni

Young Boys (4-2-3-1): Von Ballmoos; Blum, Camara, Lauper, Hajdam; Niasse, Ugrinic; Monteiro, Lakomy, Elia; Ganvoula. All. Magnin

A disp. Keller, Marzino, Athekame, Pfeiffer, Benito, Smith, Imeri, Virginius, Males, Colley, Itten.

Ballottaggi: Elia 55%-Virginius 45%, Lakomy 55%-Imeri 45%, Ganvoula 55%-Itten 45%

Indisponibili: Zoukrou, Janko, Chaiwa, A. Conté (infortuni), Husic, Crnovrsanin, F. Conte (fuori lista) | Squalificati: nessuno | Diffidati: nessuno

Atalanta (3-4-3): Carnesecchi; Kossounou, Hien, Djimsiti; Bellanova, De Roon, Pasalic, Ruggeri; De Ketelaere, Retegui, Lookman. All. Gasperini

A disp. Rui Patricio, Rossi, Godfrey, Kolasinac, Toloi, Palestra, Cuadrado, Brescianini, Samardzic, Vlahovic, Zaniolo.

Ballottaggi: Djimsiti 55%-Kolasinac 45%, Bellanova 70%-Cuadrado 20%-Palestra 10%, De Ketelaere 60%-Samardzic 40%

Indisponibili: Zappacosta, Scamacca, Scalvini (infortuni), Sulemana (fuori lista) | Squalificati: Ederson | Diffidati: nessuno

Come stanno gli avversari

“Servirà coraggio”. Questo ha chiesto il tecnico dello Young Boys Joël Magnin alla sua squadra alla vigilia della sfida con l’Atalanta. Zero punti, solo sconfitte e una classifica di Super League elvetica che di certo non può soddisfare chi negli ultimi 7 anni ha vinto 6 volte il campionato, con 17 punti in 15 partite a -11 dal vertice, al 9° posto su 12.

Il tecnico 53enne è arrivato in prima squadra dopo aver scalato le gerarchie del settore giovanile e da ottobre è tornato in panchina, dopo aver sostituito Patrick Rahmen. Lo scorso anno aveva vinto il campionato subentrando nel finale di stagione e mantenendo la squadra al primo posto.

“Contro l’Inter abbiamo visto che possiamo raggiungere risultati importanti” ha aggiunto Magnin, “sappiamo che sfidiamo una squadra di valore, ma dobbiamo vedere i nostri punti di forza”. Al Wankdorf l’Inter ha vinto solo 0-1 soffrendo particolarmente e con un gol di Thuram arrivato solo al terzo minuto di recupero.

L’arbitro

Sarà il lituano 33enne Manfredas Lukjancukas a dirigere il match di Berna. Quest’anno in Champions League ha già diretto l’1-1 tra Stoccarda e Sparta Praga. Sarà il suo primo incrocio assoluto con la Dea.