Un’altra notte da protagonista: De Ketelaere brilla ancora sul palcoscenico europeo
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Nella notte magica di Berna, l’Atalanta inscena la versione più bella e sfavillante di sé travolgendo con un roboante 6-1 i padroni di casa dello Young Boys, rimasti in partita soltanto per una manciata di minuti prima del crollo finale. Morale della favola, troppo forte questa Dea per pensare che la formazione elvetica – ferma a zero punti in Champions League – potesse creare qualche problema.
Non c’è stata storia nel corso di novanta minuti letteralmente a senso unico, nel corso dei quali ha brillato, più luminosa che mai, la stella di Charles De Ketelaere, protagonista di una prestazione semplicemente devastante allo Wankdorf Stadion. Il belga, infatti, si è preso di prepotenza la scena mettendo a referto due goal e tre assist sulle sei reti complessive di marca nerazzurra. In altre parole, dominante. Nessuno nella storia della Champions ci era mai riuscito.
E’ stato lui, con una splendida imbuccata, a tracciare il corridoio buono poi sfruttato a dovere da Mateo Retegui in occasione dello 0-1, così come un altro suo passaggio illuminante ha spianato la strada al blitz vincente di Kolasinac. Nel mezzo, però, CDK ha trovato tempo e modo per mettersi anche in proprio e per realizzare con il sinistro il gol che ha consentito alla Dea di rimettere la freccia e da quel momento di non fermarsi più.
Prima dell’intervallo, il classe 2001 ha calato anche il tris alla voce assist confezionando un pallone con i giusti giri che Retegui ha poi saputo convertire nel secondo gol di serata, valsogli il riconoscimento di MVP del match. Nella seconda frazione di gioco De Ketelaere non ha pensato minimamente di staccare il piede dall’acceleratore e alle porte dell’ultima mezz’ora di gioco ha posto l’ennesimo punto esclamativo su quella che si può tranquillamente etichettare come la sua miglior notte in maglia atalantina con l’assolo che ha portato al provvisorio 1-5.
Per l’ex Milan è andata dunque in archivio un’altra notte da assoluto protagonista nel palcoscenico più importante e prestigioso che ci sia. Perché è bene ricordare come De Ketelaere era risultato fattore decisivo anche nella precedente sfida di Champions contro lo Stoccarda (risalente allo scorso 6 novembre) quando una sua invenzione andò a propiziare il gol stappa-partita di Lookman.
Da Stoccarda a Berna, insomma, la musica non è affatto cambiata. Anzi. E se qualcuno aveva ancora qualche dubbio non sulle doti tecniche, bensì sulla personalità di un ragazzo cresciuto in maniera esponenziale anche sotto questo profilo verrebbe da dire che anche gli ultimi interrogativi sono stati clamorosamente spazzati via. Perché ora ci troviamo di fronte ad un giocatore che è diventato un valore aggiunto di questa Atalanta, dal punto di vista tecnico, ma soprattutto un leader a tutto tondo, capace di spostare gli equilibri delle partite in qualsiasi momento.
“De Ketelaere per noi è straordinario, un altro di quelli che vincendo l’Europa League ha alzato l’autostima, fa cose che l’anno scorso in questo periodo non faceva. Il miglior giocatore della serata doveva essere De Ketelaere e non Retegui, significa che gli algoritmi non significano niente, che gli americani non possono insegnarci niente”, ha dichiarato Gian Piero Gasperini nella conferenza post partita. Parole chiare e sincere, che certificano ancora una volta la dimensione e la percezione raggiunte da De Ketelaere in questa Atalanta.
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