Gasperini e il Real Madrid: “Sarà una serata fantastica. Noi favoriti? Andiamoci piano”. Scalvini out
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Bergamo. Battere i campioni d’Europa per continuare a volare altissimo, centrare la decima vittoria consecutiva, consolidare il posto tra le prime otto della classifica unica. Il tutto, da capolista della Serie A. L’Atalanta sfida il Real Madrid con velleità di vittoria — e già di per sé questo è incredibile, perché frutto di un percorso straordinario sotto ogni punto di vista.
“Nessuna squadra è favorita contro il Real Madrid, è un giochino che non è importante” afferma Gian Piero Gasperini, tenendo i suoi con i piedi per terra. “Noi giochiamo una partita di Champions importante per la classifica, a Bergamo, nel nostro stadio. Un appuntamento fantastico per questa città. La classifica è momentanea, ne siamo felici, ma da qui a pensare di essere superiori al Real Madrid è forse un po’ oltre, abbiamo visto ad agosto. Noi andiamo in campo cercando di fare il massimo. Ma ci andiamo cauti, senza cadere nell’esagerata euforia”.
Di fronte c’è soprattutto Carlo Ancelotti: “Il miglior allenatore al mondo in questo momento, non solo per il passato, ma per il presente, a cominciare dalla scorsa stagione: mi è dispiaciuto non vederlo a Parigi a ritirare il premio, perché non era alla carriera – per quella ne riceverà tanti – ma per quanto è stato capace di fare nell’immediato”.
“A giugno il nostro pensiero era la Supercoppa: pensavamo fosse il punto più alto, non ci siamo arrivati benissimo per le vicissitudini di mercato aperto che hanno condizionato quel mese. Per una buona ora abbiamo fatto un’ottima gara”. Ora però è cambiato tanto, se non tutto: “In questi 3-4 mesi la squadra è migliorata molto, alcuni sono saliti davvero di livello. Posso sbagliare la formazione (ride, ndr)”. A proposito: “Oggi Scalvini ha avuto un problema alla spalla cadendo male, non è fratturata, ma ha avuto una sub-lussazione e quindi non ci sarà, come Cuadrado”.
L’altro precedente è quello del 2021, giocato nel silenzio di un Gewiss deserto: “In quel momento non so quanti pensavano di avere un’occasione del genere in una partita così importante, perché ogni anno la presenza in Champions sembrava già il top del successo: questo è motivo di grande orgoglio. Domani è un’altra cosa, giochiamo in un gioiellino, l’atmosfera è tutta un’altra cosa”.
Richieste presidenziali di Antonio Percassi? Nessuna: “Il presidente è straordinario, non mi chiede mai nulla: quando l’ho visto l’altro giorno gli ho detto ‘siam salvi’, lui mi ha detto che ne mancavano ancora 3-4… Ha sempre puntato il dito sugli atteggiamenti, sul fatto di essere squadra. E questo è straordinario”.
Al suo fianco c’è Ademola Lookman: “Mola è diventato un giocatore di una continuità impressionante, ha fatto da subito un grande numero di gol, ora come ora è tra i top europei, gli manca solo di essere capitano. Quando è arrivato era un giocatore forte, ora gioca anche per la squadra, è meno individuale”.
“All’inizio il mister mi ha detto cosa si aspetta da me” ha aggiunto il nigeriano, “mi ha permesso di lavorare sul mio gioco, su come migliorare, gli ingredienti, come essere più pericoloso, ho portato il mio gioco ad un altro livello, ed è merito del lavoro, di quello, anche Bergamo mi permetto di pensare al calcio, al mio quotidiano”.
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