Gasperini e i cambi: “Questa era la partita giusta per testare i giocatori, serve fiducia in tutti”
[[{“value”:”
Si chiude in semifinale l’avventura araba dell’Atalanta: l’Inter vola in finale di Supercoppa Italiana grazie alla doppietta di Dumfries, mentre Gian Piero Gasperini e i suoi tornano a casa con due gol subiti, nessuno fatto e forse qualche rimpianto per la rete annullata ad Ederson quando mancavano venti minuti al termine e la Dea aveva la freschezza per provare la rimonta.
“Abbiamo tanti giocatori in rosa e siamo reduci da una striscia molto impegnativa, siamo dovuti venire qui a giocare ed era il momento giusto per verificare tanti giocatori che avevano giocato meno minuti in campionato, la formazione è stata fatta in quella funzione. Ho avuto buone risposte, per noi è stata un’ottima esperienza”, afferma il tecnico a Mediaset nel post gara.
“Snobbato la Supercoppa? No, abbiamo cercato di vincere la partita” prosegue, “ma dovevamo sbagliare meno. Non possiamo giocare con De Ketelaere e Lookman per 90 minuti in tutte le partite. In campo non sono andati dei Primavera, ma giocatori della prima squadra che hanno giocato meno, ho messo in campo la rosa dell’Atalanta. Mi auguravo nel secondo tempo di stare in partita, perché c’era anche una possibile finale da giocare”.
Particolare sorpresa è stata la scelta di piazzare a centrocampo Giorgio Scalvini: “Rientrava da un infortunio lunghissimo, per me vederlo a centrocampo era una soluzione già provata tante volte, era da 6 mesi che non giocava. Il modo migliore per far crescere i giocatori è fargli giocare questo tipo di partite”.
Sulla partita restano i rimpianti: “Abbiamo faticato nei disimpegni, perso palloni pesanti, nel secondo tempo poi abbiamo creato parecchie situazioni da gol. L’1-0? Nasce da un corner che non c’è, con De Vrij che è davanti al portiere in fuorigioco e Dumfries che spinge Scalvini”.
“}]]