18 Gennaio 2025

Atalanta-Juventus 1-1, l’editoriale – Ci sono pareggi e pareggi

L’unica analogia – seppure non banale – tra la sfida del “BluEnergy Stadium” di Udine di sabato scorso e quella del “Gewiss” di Bergamo di ieri tra Atalanta e Juventus è stato il risultato finale: il pareggio. Ma le due partite sono state completamente diverse.

Contro i bianconeri friulani, si è salvato solo il risultato a dispetto di una non prestazione. Contro gli uomini di Thiago Motta, l’Atalanta non è stata quella fisicamente performante di ottobre e novembre (e, a sensazione, la rivedremo a marzo) ma perlomeno è stata co-protagonista della partita e non mera spettatrice come qualche giorno fa.

Una sfida che è stata assolutamente equilibrata, con occasioni da una parte e dall’altra e con forse l’Atalanta che ha avuto quel pizzico di fortuna in più con il palo di Weah e quel 99% di pallone – ma non il 100% che avrebbe fatto la differenza – che aveva varcato la linea ma alla fine il risultato di pareggio è stato il più giusto.

Ottimo per l’Atalanta il rientro di Retegui. Non solo per il gol dell’1-1 ma anche e soprattutto perché dimostra come avere una prima punta di ruolo in campo sia fondamentale, a maggior ragione quando gli elementi offensivi come Lookman e De Ketelaere non stanno attraversando un buon momento di forma.

Ecco perché, in questa sessione di mercato, un innesto in quel reparto prendendo un centravanti che non comporti un esborso economico ma che sia pronto-uso (Djuric del Monza sarebbe il profilo ideale) sarebbe opportuno.

Questo assieme a un esterno sinistro (Ruggeri e Zappacosta adattato non sono più sufficienti) e un difensore. Luca Percassi può dire quello che vuole, ma un Kossounou che ha praticamente terminato la stagione è un’assenza pesante che uno Scalvini che fisicamente dimostra ancora qualche fragilità non può compensare. Speriamo che lo capisca.