Vista da Mayer – Dominio totale. E un altro regalo per Percassi, il presidente dei record
La goleada era nell’aria della vigilia e goleada è stata: 5-0 allo Sturm Graz e qualificazione sicura ai playoff. Poi a Barcellona, fra una settimana, si vedrà il resto. Non è difficile raccontare una partita dominata da cima a fondo col portiere nerazzurro che ha fatto la prima e unica parata al 38’ del secondo tempo quando l’Atalanta stava già vincendo nettamente (3-0). Nessun dubbio sul dominio pressoché assoluto dei nerazzurri: 61% di possesso palla, 9-1 tiri in porta, 26-5 i tiri totali, 12-1 i calci d’angolo e già solo questi dati chiariscono l’andamento della partita. E’ un ulteriore regalo ad Antonio Percassi per la “sua partita” numero 800 e la vittoria numero 350. E anche queste cifre sono impressionanti. Primo tempo comunque lezioso, del tipo tanto li seppelliamo di gol  e invece si va al riposo con un solo gol di vantaggio, ad opera di Retegui, secondo tempo di sostanza e qualità con Cuadrado (al posto di Palestra), quarantanove minuti sontuosi, e Lookman (fuori Retegui), un pericolo costante per la difesa austriaca, qualche gol sbagliato e uno realizzato. Insomma un vademecum di concretezza e di qualità perché oltre ai quattro gol anche altri due annullati al termine di azioni devastanti per la malcapitata difesa dei carinziani. E poi non si possono dimenticare le parate di  Scherpen. Questo secondo tempo straripante è nato dalla probabile sfuriata di Gasperini ai suoi giocatori, non del tutto soddisfatto dell’atteggiamento più che dall’impegno, non in discussione. Insomma una svolta decisiva impressa da un trentaseienne voglioso di certificare il suo imprimatur alla partita. Non è un caso che da quelle parti, a destra, sia migliorato anche de De Ketelaere dopo un primo tempo “voglio ma non posso”. Gasperini tanto per cambiare manda in campo uno schieramento inedito rispetto alle attese dei cronisti. Toloi torna capitano dal primo minuto, Pasalic rileva Ederson, Palestra come annunciato così Samardzic, in attacco Retegui e De Ketelaere. Lo Sturm si presenta con un 4-3-1-2: Samardzic, un’ora abbondante a dominare e a rendere difficile l’esistenza a Stankovic, De Roon versus Yalcouye, Pasalic costringe Chukwuani a rincorrerlo e che fatica. E’ l’Atalanta che ha sempre il pallone a disposizione poi lo spavento: Kolasinac si fa infilare da Camara che fallisce il gol del vantaggio. La reazione dei nerazzurri è immediata e Samardzic apre a Zappacosta che, da sinistra, appoggia in mezzo dove Retegui non ha problemi a realizzare 1-0 e il suo gol numero 17 della stagione. Erano trascorsi dodici minuti. Poi sono cominciati i preziosismi con qualche tocco di pallone di troppo, leziosi nell’area di rigore anche se Samardzic continuava a distribuire palloni utili col supporto di Pasalic, tornato su ottimi livelli, e del solito maratoneta De Roon, sulle corsie Zappacosta bene a sinistra, ancora timido Palestra a destra e anche CDK non lo ha aiutato ma era sempre e solo la formazione atalantina a governare la partita. Nel secondo tempo la Dea carica nel suo arco frecce acuminate, vale a dire Cuadrado e Lookman. Solo quattro minuti e arriva il raddoppio di CDK , dopo uno combinazione tra Samardzic e Lookman, che però è in fuorigioco. Gol annullato con spiegazione tecnica apparsa sul tabellone da parte dell’Uefa. Tre minuti dopo palo di Cuadrado ma fuorigioco di Samardzic. Continuano a svilupparsi palle gol ma Lookman prima si fa parare il tiro e qualche minuto dopo fallisce il raddoppio. Cha arriva al 18’: a destra Cuadrado, assatanato, appoggia nell’area piccola, Pasalic ribadisce in rete. Il 3-0 tre minuti dopo: angolo di Cuadrado, Hien cerca di controllare il pallone, CDK svelto a spedire in gol. Nei minuti finali gli altri due gol: scambio Cuadrado-CDK e colpo di testa decisivo di Lookman, negli ultimi secondi Lookman crea il panico nella difesa e regala a Brescianini il 5-0.
Giacomo Mayer