Schiaffo a cinque dita dell’Atalanta allo Sturm Graz: ottavi vicini?
7a League Phase Campions League – Bergamo, Gewiss Stadium, martedì 21 gennaio (18.45)
Atalanta – Sturm Graz 5-0 (1-0)
ATALANTA (3-4-1-2): Carnesecchi 6,5; Toloi (cap.) 7, Hien 7, Kolasinac 6,5 (26′ st Dimsiti 6); Palestra 6 (1′ st Cuadrado 8), De Roon 6,5 (19′ st Ederson 6,5), Pasalic 7,5, Zappacosta 7; Samardzic 7,5 (19′ st Brescianini 7); De Ketelaere 7,5, Retegui 7 (1′ st Lookman 7,5). A disp.: 28 Rui Patricio, 31 Rossi, 42 Scalvini, 16 Bellanova, 22 Ruggeri, 48 Vlahovic. All.: Gian Piero Gasperini 7,5.
STURM GRAZ (4-3-1-2): Scherpen 6; Malic 5, Aiwu 5,5, Wüthrich 5, Lavalée 6; Yalcouye 6 (24′ st Zvonarek 6), Gorenc Stankovic (cap.) 6, Chukwuani 6 (33′ st Hierländer sv); Kiteishvili 6,5 (46′ st Grgic sv); Camara 5 (1′ st Jatta 5), Bøving 5,5 (24′ st Horvat 5,5). A disp.: 40 Bignetti, 53 Khudiakov, 35 Geyrhofer, 32 Schopp, 17 Karic, 43 Hödl, 49 Kiedl. All.: Jürgen Saümel 5.
Arbitro: Rumšas 7 (Lituania – Radiuš, Sužiedėlis; IV Šmitas. V.A.R. Martins – Portogallo, A.V.A.R. Dingert – Germania).
RETI: 12′ pt Retegui (A), 13′ st Pasalic (A), 18′ st De Ketelaere (A), 45′ st Lookman (A), 49′ st Brescianini (A).
Note: serata tiepida, spettatori 21.917 per un incasso di 844.868,83 euro. Ammonito Samardzic per gioco scorretto. Tiri totali 25-4, nello specchio 9-1, parati 4-1, respinti/deviati 5-1. Var: 2. Corner 12-1, recupero 0′ e 5′.
Bergamo – Gli ottavi di Champions League sono ufficialmente a un’impresa a Barcellona di distanza. Retegui batte un colpo, il terzo di fila su due fronti, ma il corto muso si allunga solo nella ripresa grazie al quartetto assortito Pasalic-De Ketelaere-Lookman-Brescianini. Lo Sturm Graz, nella settima giornata di League Phase, mette un po’ di strizza giusto a un amen dal vantaggio prima che l’Atalanta si senta libera di scatenarsi nella ripresa anche sotto la spinta dei cambi, che sanno tanto di premio per chi sa aspettare senza lamentarsi.
Il primo cross di Zappacosta sull’onda del primo angolo a favore coglie Hien di spalle nel più improbabile dei giochi aerei alle soglie del quinto, mentre poco più d’una lancetta dopo è Lavalée a chiudere benone la combinazione tra Samardzic e lo scaricante De Ketelaere. L’occasionissima però è ospite, all’undicesimo, quanto il lancio del succitato terzino sinistro pesca in corsa Camara, che dribbla la diagonale di Kolasinac ma calcia a lato del palo di competenza di un Carnesecchi comunque fuori causa. Gol sbagliato, gol preso, quando Samardzic intercetta in lunetta il rinvio stitico di Aiwy, disturbato dal rientro in copertura di Gorenc Stankovic, sulla palla dentro di Palestra e innesca il rimorchio di Zappacosta per l’oriundo. La zampata precede la chance del raddoppio del tagliante CDK (17′) che però calcia alto in coda al flipper tra Zappacosta e lo stesso capitano degli stiriani. A metà frazione l’assistman del rompighiaccio s’accentra in asse col serbo, ma non centra la porta anche per il contrasto in scivolata sempre del regista basso avversario.
Il sorano è scatenatissimo e prova il raddoppio una seconda volta a diciassette dall’intervallo sull’apertura sempre del regista avanzato ex Udinese, ma la sfera non si abbassa nel sette a sufficienza. De Roon e Pasalic si scambiano dirimpettaio cioè le mezze ali, l’esterno ovunque recupera su Yalcouyé dopo essersene fatto borseggiare e conduce il contropiede a favore del sinistro del Chapita chiuso in corner dalla scivolata di Wüthrich a un paio dall’intervallo. Sul quarto tiro dalla bandierina di Samardzic dalla destra, ecco svettare l’argentino dietro spizzata di Pasalic: l’attrezzo s’impenna ancora. Al rientro dal tunnel Kolasinac s’inserisce in scia alla new entry Lookman impegnando Scherpen con un sinistro a mezz’altezza. Il giropalla insistito con la complicità di Zappacosta e finalizzato dal fiammingo su assist del nigeriano, trovato da Samardzic, viene vanificato al 4′ dalla revisione del Var, che considera in fuorigioco proprio l’autore del penultimo tocco. Sul palo mancino di Cuadrado, sostituto di Palestra, due minuti più tardi, è invece l’arbitro Rumsas a fischiare l’offside di Samardzic sul tocco del belga sporcato.
Occhio ai pericoli, però. Il break al decimo di Chukwuani premierebbe l’inserimento di Bøving se non fosse per la guardia montata da De Roon. Prima del due a zero del jolly vatreno, con una guardatina di circostanza della regia sul tocco di sinistro agevolato dal tracciante del panita dal fondo, le due puntate di Lookman, con parate di piede e di braccio disteso dell’olandese nella porta nemica, rispettivamente sulla combinazione col serbo e sull’onda lunga del sesto tiro dalla bandierina da fuori. Sul settimo, il controllo di Hien che evita Malic e porge a De Ketelaere il comodo tocco del 3-0. Non resistono alla tentazione di finire sul taccuino i poker restati in canna. Il medesimo terzino adattato (è un centrale o mediano) sporca quanto basta il tracciante dell’altro cambio di lusso Ederson (23′), Lookman alza il sinistro da tre passi su apertura del colombiano (27′) e Brescianini si fa fregare dal recupero rimpallato di Aiwu (29′) su innesco del croato. Il brasiliano serve a Zappacosta il sinistro incrociato nel sacco a una decina dal novantesimo, ma è solo il terzo gol annullato per posizione irregolare. Al 39′ il primo tiro nello specchio degli stiriani è di Zvonarek sulla chiusura di triangolo con Kiteishvili, ma Carnesecchi fa buona guardia coi piedi. ‘Mola la appoggia di fronte a due passi assecondato dalla geniale scucchiaiata del mancino del Nord, Brescianini si fa invece chiudere lo specchio al 2′ di recupero sull’onda dello schema basso chiamato dall’ultimo uomo di servizio di un turno di coppe trionfale, ma ci riesce proprio al 4’ girandosi sul sinistro due volte come premio allo slalom con vassoietto del firmatario del poker.