31 Gennaio 2025

Barcellona-Atalanta 2-2, l’editoriale – E ora la società non sciupi il lavoro del campo

Si può essere quasi orgogliosi di aver perso un traguardo sportivo? Sì, se questa “debacle” avviene in Champions League e nella casa (provvisoria, ma pur sempre campo ostico) di una delle favorite della Champions League stessa.

Inutile girarci intorno. Vero, l’Atalanta prima degli ultimi 90 minuti della fase campionato era qualificata direttamente agli ottavi di finale ma il fatto di giocare a Barcellona unito al calendario agevole delle immediate inseguitrici rendeva il saltare i playoff quasi un’utopia.

Eppure sì, la Dea dovrà giocare i playoff ma gli ottavi per larga parte della serata sono stati un’opzione concreta. La formazione di Gasperini ha giocato con grandissima personalità al “Lluis Companys“, guardando negli occhi i catalani e disputando una prestazione identica ai più ben quotati avversari.

Il Barcellona ha segnato i suoi due gol sfruttando pienamente (e questo fanno le grandissime squadre) le uniche due magagne bergamasche: uno sbilanciamento in occasione del gol di Yamal e un Araujo lasciato colpevolmente solo mentre le due reti atalantine sono sì frutto di due bellissime conclusioni di Ederson prima e Pasalic poi ma sono consequenziali a un gran gioco di squadra. E se Zaniolo (ma non era facile) avesse siglato il 2-3 parleremmo di “Impresa” con la “I”maiuscola.

Arriva così un nono posto che consente – lo scopriremo domani alle 12 – di o tornare per l’ennesima volta a Lisbona contro lo Sporting oppure scoprire il Belgio con Bruges. E, in caso di passaggio del turno, affrontare agli ottavi una tra Aston Villa e Lilla.

Quindi, un cammino che potrebbe essere meno ostico del previsto. Se e solo se la società non sciuperà quanto hanno creato i ragazzi di Gasperini. Con Scalvini che molto probabilmente rischia l’intervento e Kolasinac costretto sempre a stringere i denti, prendere un difensore pronto è assolutamente e urgentemente obbligatorio. Speriamo che a Zingonia l’abbiano capito.