L’unico rimpianto è il risultato: l’Atalanta torna da Lisbona con morale, certezze e fiducia
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Lisbona (Portogallo). Tra i tantissimi pregi che può vantare, Marten de Roon ha il dono della sintesi e la capacità di esprimersi in un linguaggio social anche divertente, ma non banale. Dopo il fischio finale, sui suoi profili social è spuntata una foto in cui calciava con forza un pallone (che in partita Israel ha alzato sopra la traversa con un gran colpo di reni) recante la scritta “il match di settimana prossima”, riferendosi al ritorno con lo Sporting, e sul suo destro “la nostra motivazione”.
Un meme, sì, ma che inquadra perfettamente lo spirito con cui l’Atalanta lascia Lisbona dopo la seconda trasferta all’Alvalade. Contrariamente alla prima stavolta non è arrivata una vittoria, visto che i nerazzurri si sono dovuti accontentare di un 1-1, ma il carico di certezze con cui ripartono dalla capitale portoghese è senza ombra di dubbio importante.
Certo, il rammarico per il risultato è palese. Bastava un pizzico di fortuna in più su uno dei tre tiri finiti sul palo per capitalizzare al meglio una prestazione molto diversa dalle ultime tre esibite in campionato, soprattutto in termini offensivi di occasioni macinate dalla squadra di Gasperini. Che ha ammesso di tornare con qualche rimpianto, ma “con il grande vantaggio di giocare il ritorno in casa”.
Prima c’è la Juve, domenica in trasferta, ma non cambia la sostanza: la prova in terra lusitana ha dato rinnovata fiducia alla squadra, che un po’ ne aveva persa con il trittico negativo di risultati tra Milan, Inter e Bologna. E ha fatto ritrovare soprattutto i gol di Gianluca Scamacca, che quando vede biancoverde evidentemente sente qualcosa che muove il suo motore: aveva segnato anche nel match di ritorno della fase a gironi il 30 novembre, dando il via ad un digiuno di quasi due mesi, interrotto il 27 gennaio in casa contro l’Udinese.
Quaranta giorni dopo, anche l’attaccante romano ha ritrovato la via del gol. Ne ha sfiorati altri due, li avrebbe anche meritati probabilmente. Non è certo per demeriti suoi se a referto non ci ha messo una tripletta. E se si parla di segnali di attaccanti che hanno bisogno di dimostrare, non si può affatto prescindere dal quarto d’ora finale di El Bilal Touré, che ha dato l’idea di avere uno smalto decisamente migliore rispetto alle comparsate precedenti. E ciò va oltre a quello che è stato il gol in rovesciata sfiorato nei minuti finali.
Insomma, il bilancio lusitano è decisamente positivo. Lo sporca un po’ la prima da titolare di Hien, in balia di Paulinho per 45 minuti e sostituito dopo aver rischiato il rosso (anche se il primo giallo non sembrava essere così netto). Resta un piccolo neo in una serata, in ogni caso, più che positiva, in cui l’Atalanta ha dimostrato di aver ritrovato morale, certezze e anche fiducia. Ingredienti fondamentali per affrontare le prossime partite.
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