De Roon fa la storia contro la Juve: 332 presenze con l’Atalanta, davanti a lui solo Bellini
[[{“value”:”
Se la partita di domani (domenica 10 marzo) contro la Juventus potrà dirci qualcosa in più riguardo alle ambizioni da Champions League dell’Atalanta, la sfida dell’Allianz Stadium permetterà a Marten De Roon di tagliare un altro prestigioso traguardo da quando veste la maglia nerazzurra.
In occasione del match contro lo Sporting, infatti, il centrocampista olandese ha toccato quota 331 presenze ufficiali con la Dea, agganciando nientemeno che Valter Bonacina, leggenda del club orobico dal 1986 al 1999.
Di conseguenza, contro la Juve De Roon diventerà il secondo atalantino di sempre per numero di presenze, andando a scrivere l’ennesima pagina di storia della sua avventura in maglia atalantina. Nella classifica dei giocatori che hanno accumulato più gare ufficiali con la Dea, dopo la sfida di Torino De Roon troverà davanti a sé un solo giocatore, nonché suo ex compagno, in questa speciale graduatoria.
Il record assoluto, infatti, appartiene all’inarrivabile Gianpaolo Bellini che la maglia dell’Atalanta l’ha indossata 435 volte dal 1998 al 2016, tra Serie A, Serie B e Coppa Italia. Giusto per rimanere in tema di simboli impressi in maniera indelebile nel firmamento del club.
Crismi che De Roon si è conquistato, a pieno merito sul campo, costruendo a Bergamo la pagina più importante della sua carriera. Arrivato nella stagione 2015/16, acquistato dall’Heerenveen, il ragazzo di Zwijndrecht ha salutato Bergamo dopo appena una stagione per sbarcare in Premier League e vestire la maglia dell’Middlesbrough.
Non un addio, bensì un arrivederci, perché De Roon ha impiegato pochissimo ad entrare nel cuore degli atalantini così come Bergamo e l’Atalanta hanno saputo conquistare il cuore di un giocatore che in campo ha sempre dato tutto, fino all’ultima goccia di sudore.
Ed è per questo che, nell’estate del 2017, il suo ritorno in nerazzurro venne accolto con grande gioia da tutto il popolo nerazzurro, perché da quel momento il ragazzo è cresciuto, è diventato un uomo, è diventato un leader. Sempre a difesa di quei due colori.
Da ormai sette stagioni consecutive De Roon è un pilastro del centrocampo della Dea, unico per caratteristiche, carisma e temperamento. Il classico esempio di calciatore che quando ce l’hai ti sembra di giocare in 12 e che invece quando manca lo si sente tremendamente.
Per fortuna dell’Atalanta, però, il numero 15 c’è sempre stato e la sensazione è che le pagine da scrivere l’uno accanto all’altro siano ancora molte. Magari con il sogno e l’ambizione di aggiornare quel record che sembra così irragiungibile.
“}]]Â