18 Gennaio 2025

Miranchuk e Scamacca, la nuova coppia d’oro dell’Atalanta: decisivi con lo Sporting e anche a Napoli

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“Stiamo avendo un po’ da tutti” ama ripetere mister Gasperini quando parla della produzione del reparto offensivo dell’Atalanta. Mai formula fu più azzeccata, visto che nel reparto offensivo si contano tre uomini già in doppia cifra, uno a 9 e altri due a 4, senza dimenticare il contributo di Muriel e le potenzialità di El Bilal.

Anche per questo motivo le gerarchie sono sempre state piuttosto ‘liquide’, specialmente in questo avvio di 2024 in cui si è visto di meno Lookman per questioni di impegni di nazionali, in cui è risaltato maggiormente De Ketelaere, ad esempio, o nel quale Pasalic si è confermato una certezza quando chiamato in causa, come del resto Koopmeiners, che con 13 centri è il marcatore numero uno della Dea.

Eppure, mai come in questo momento, la Dea sembra non poter prescindere da due giocatori che, per motivi diversi, fino a qualche mese fa sembravano più fuori che dentro il momentum nerazzurro. Perché il campo non mente mai: il comun denominatore delle ultime due vittorie, contro Sporting e Napoli, è rappresentato dal fatto che a decretarle siano stati Alexsey Miranchuk e Gianluca Scamacca.

La strana coppia, si potrebbe dire. Che poi coppia non è, o meglio, a Napoli lo è stata con il supporto alle spalle di Pasalic, ma non a Lisbona, visto che c’era Lookman a completare un tridente in linea. Al di là di come si possa definire, non cambia il fatto che il russo e il romano in questo momento siano quasi irrinunciabili per Gasperini.

Al Maradona sono entrati nei primi due gol con giocate decisive: lo 0-1 proprio di Lesha nasce da una palla tenuta viva a centro area dal numero 90 nerazzurro (poi rifinita da Pasalic), che si è visto poi restituire il favore e il pallone nell’occasione del raddoppio con la triangolazione vincente.

Assist Miranchuk, gol Scamacca. Film già visto? Eccome. Nel 2-1 del Gewiss in Europa League, per essere precisi. Anzi, per il 2-1, quello decisivo. Tra l’altro nel momento in cui sembravano entrambi destinati a uscire. Ah, senza dimenticare il gol dell’Alvalade di pochi giorni prima: stesso asse.

Insomma, la morale è chiara: in questo momento privarsi di loro due sembra impossibile e anche a Firenze mercoledì (3 aprile) è probabile che Gasp si affidi a loro, presumibilmente con Koopmeiners, anche se la partita di Pasalic di sabato potrebbe tenere vivo il ballottaggio. L’abbondanza, in fondo, non è mai un problema.

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