Primo incontro tra Gasperini e Percassi: verso la permanenza, con la fiducia del presidente
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Bergamo. Fiducia e positività. È ciò che traspare dalle poche, ma significative parole di Antonio Percassi entrando nei suoi uffici di via Paglia in seguito al primo incontro avvenuto a Zingonia con Gian Piero Gasperini.
“Non c’è problema”, afferma, dichiarando poi che “ci dobbiamo ancora vedere”, intendendo che ci sarà un seguito alla prima chiacchierata di venerdì all’ora di pranzo. “Sta andando bene”, conclude prima di varcare la soglia del portone da cui circa un anno fa di questi tempi uscì anche Stephen Pagliuca, pronunciando quel celebre “win” a cui è stato dato un seguito concreto con la finale di Dublino.
Con ogni probabilità bisognerà attendere la giornata di sabato (25 maggio) per capire in definitiva se le strade di Gasp e dell’Atalanta si divideranno o meno. La seconda ipotesi sembra comunque la preponderante: al tecnico sarà dato un lauto aumento dello stipendio, superiore anche ai 5 milioni di euro, e ovviamente un prolungamento del contratto.
Segnale di inevitabile fiducia da entrambe le parti, impegno della società a cercare quella “sfida” che Gasperini vuole per provare a superare ancora una volta l’asticella piazzata in altissimo, con evidentemente garanzie anche in sede di mercato e rafforzamento della rosa.
La scorsa notte è stata di riflessione, dopo una serata trascorsa a cena da Giuliana come del resto capita in seguito ad ogni vittoria di prestigio, con tanto di torta. Poi il rientro a casa. In serata, intorno alle 19, era transitato in auto fuori dagli uffici di via Paglia, firmando anche un autografo sulla maglia di un bambino che lo aspettava, approfittando del semaforo rosso. Nel pomeriggio lo ha atteso anche un tifoso con lo striscione “Gasperini logora chi non ce l’ha”.
In via Paglia però oltre ad Antonio Percassi non si è visto nessun altro, se non Christian Raimondi, di passaggio. Probabile segnale che la giornata decisiva potrebbe essere sabato, ammesso che qualcosa da decidere ci sia — considerando che, facendo fede alle parole del presidente, “non c’è problema”. Insomma, si va verso un nono e chissà, magari anche decimo anno di Gasperini a Bergamo. Con nuove sfide da inseguire.
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