Dublino sulla pelle: l’Europa League e la tattoo-mania dei tifosi dell’Atalanta
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Una notte indelebile, una vittoria così indimenticabile da portare per sempre con sé, sulla propria pelle. Letteralmente. Sono diverse centinaia, se non migliaia, i tifosi atalantini che per celebrare il trionfo di Dublino, dove la Dea ha sollevato l’Europa League, hanno scelto di tatuarsi una coppa, una bandiera, una scritta. Insomma, un ricordo del primo successo europeo nella storia nerazzurra.
“Abbiamo dovuto fare scorte di colori, soprattutto di blu: era un problema trovarlo anche per questioni di normative, per scovarne di adatti abbiamo fatto fatica. Ne abbiamo ordinati tantissimi, da tutto il mondo” spiegano da Tattooshopsupply, fornitore di materiali che è molto attivo in Lombardia e in Provincia.
D’altronde la mania non ha coinvolto solo cultori dei tattoo, anzi. “Da noi ad esempio sono arrivati soprattutto uomini tra i 40 e i 50 anni che magari non avevano mai fatto un tatuaggio in vita loro, ma volevano immortalare questo momento” spiegano dal Remedios Tattoo di Scanzorosciate. “In totale ne avremo fatti almeno 30-40”: una cifra particolarmente frequente che fa pensare che, appunto, la quadrupla cifra di tatuaggi nerazzurri sia stata raggiunta anche abbastanza agevolmente.
Un numero che è destinato a cresce ancora: “Almeno un centinaio li abbiamo fatti, data anche la nostra vicinanza al Gewiss Stadium. Ma posso dire che tanti hanno già prenotato per settembre”, spiega Silvia di Tattoo Ink, a Bergamo, in viale Giulio Cesare. “E non vi dico quante richieste abbiamo avuto per sabato 25 maggio, il primo weekend dopo Dublino: era un continuo avanti e indietro, visto che avevamo anche ideato una promozione dedicata proprio all’Europa League”.
Con l’estate, le vacanze al mare e le attenzioni da prestare ai tatuaggi – che, ad esempio, non possono essere esposti direttamente al sole nei primi giorni dopo essere stati fatti – molti hanno deciso di rimandare dopo l’autunno. “Ne abbiamo fatti tanti e ce ne aspettiamo sicuramente ancora” spiegano da Fr3e Mind, a Paladina.
“Ma in tanti adesso aspettano la Supercoppa Europea di Varsavia” aggiunge Fabio del Golden Skin Tattoo, in via Zambonate. D’altronde aggiungere un’altra coppa vicino all’Europa League (“di gran lunga la più gettonata, ne abbiamo fatte anche cinque in un giorno con il logo della Dea”) stuzzica i pensieri dei tifosi atalantini. Che, intanto, hanno scatenato anche la fantasia.
“Ad un ragazzo abbiamo fatto tutto l’avambraccio con un ultrà stilizzato con la bandiera in mano, la sciarpa alzata e una strada che percorreva le ultime tre tappe: Liverpool, Marsiglia, Dublino”, spiega Fabio. E in altri casi la fantasia ce l’hanno messa i tatuatori stessi: “Dopo un po’ ci siamo stancati di fare semplici coppe, quindi ci abbiamo messo la nostra arte, qualche spennellata, qualcosa di più astratto” spiegano da Blood Room, studio di Alzano.
“La classica coppa con la scritta Dublino e la data è stata di gran lunga la più gettonata” conferma Silvia di Tattoo Ink, “poi tra le più originali ci sono state le coordinate dell’Aviva Stadium, i risultati di tutte le partite del cammino europeo, un aeroplanino che unisce Bergamo e Dublino”.
“Un ragazzo è diventato papà nello stesso periodo della finale e ha voluto tatuarsi la coppa con la bandiera che usciva e la data di nascita anche del figlio” racconta Jonas Santana, il titolare di Custom Tattoo in via San Bernardino. Che si era fatto trovare pronto ‘a caldo’: “Avevamo preparato dei contorni già pronti, dopo il triplice fischio li abbiamo postati su Instagram: sono stati stampati e pitturati dai bambini della pediatria dell’ospedale Papa Giovanni XXIII. È stato bellissimo”.
Tra le chicche, Jonas racconta di due ragazzi diciottenni che si sono tatuati la coppa: “Era il loro primo in assoluto: i genitori non erano contenti, perché si aspettavano che prima nella lista delle priorità ci fossero i loro”. Ma d’altronde, si sa, alla passione non si comanda: quella nerazzurra è davvero una seconda pelle. Soprattutto dopo Dublino.
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