Le stelle del Real brillano a Varsavia e piegano un’Atalanta orgogliosa: 2-0, Supercoppa al Madrid
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Varsavia (Polonia). Gian Piero Gasperini aveva chiesto una cosa in particolare alla vigilia: orgoglio. Giocarsela, a testa alta. E l’Atalanta da Varsavia va via a testa altissima. La Supercoppa è del Real Madrid, che vince 2-0 con i suoi campionissimi, festeggia il primo gol di Mbappé, si gode Bellingham, si esalta con Vinicius.
Un trio che, unito a tutto il resto, metterebbe in ginocchio chiunque. Dea compresa. Che va al tappeto, ma non senza aver combattuto fino all’ultimo secondo. Con orgoglio, senza nulla da riproverarsi, dopo aver recitato sul palcoscenico più importante con le proprie idee, la propria identità, quella che l’hanno portata fino a qui. E che potranno portarla ad altre serate come questa, a prescindere dall’epilogo.
Lo stadio è a netta maggioranza madridista, con maglie Merengues in ogni ordine di posto eccezion fatta per la curva nord occupata dai seimila atalantini, che provano con la loro voce a coprire le vibrazioni del pubblico pro Real ad ogni tocco di palla di Kylian Mbappé. Lo prende in consegna Hien, che lo stende 3 volte in 5 minuti prima di riuscire a trovare le misure e a tratti dominarlo.
Il problema non è solo lui, ma anche tutti gli altri: Ancelotti non si risparmia, mette dentro Vinicius, Rodrygo e anche Bellingham. L’Atalanta risolve l’unico ballottaggio con De Ketelaere in campo e Retegui in panchina e il belga si mostra subito in palla con qualche ottima idea per i compagni. Il Real Madrid non alza il ritmo e all’Atalanta – con la rosa corta tra situazioni di mercato e infortuni, priva Koopmeiners, El Bilal, Scalvini, Scamacca, Zaniolo e Toloi – va bene così.
L’ammonizione di Ederson dopo 9’ sembra complicare i piani del centrocampo, ma il primo di tanti salvataggi di Hien dà la carica e la fiducia giusta. Che significa anche attaccare, quando si può: lo fa anche un De Roon totale, che con i suoi cross è pericolosissimo. Al 25’ una deviazione di testa di Militao si ferma sulla traversa, poi nella ripresa è Courtois a prodigarsi in un miracolo per tenere fuori dallo specchio il colpo di testa di Pasalic.
Anche il Madrid però ha le sue occasioni, in particolare con Rodrygo, assente dal match e che compare nel recupero del primo tempo per colpire una traversa clamorosa a centro area. È solo questione di tempo. Quando si sbloccano i fenomeni, d’altronde, cambia tutto: Vinicius diventa padrone del campo, pianta sul posto Djimsiti e offre a Valverde il più comodo degli appoggi.
Musso cerca di tenere in piedi la baracca con due parate decisive se non miracolose, ma Bellingham e Mbappé combinano dietro l’area per il primo centro ‘Merengue’ del francese che fa letteralmente impazzire lo stadio nazionale, che non aspettava altro. La coda finale è accademia, con Gasperini che concede riposo a qualcuno dei suoi titolari. Supercoppa Real: non sempre Davide batte Golia, ma la sconfitta arriva con onore.
Real Madrid-Atalanta 0-2
Marcatori: 59’ Valverde, 68’ Mbappé
Real Madrid (4-3-3): Courtois; Carvajal (88′ Lucas V.), Militao, Rüdiger, Mendy; Valverde, Tchouaméni, Bellingham (88′ Ceballos); Rodrygo (76’ Modric), Mbappé (83’ Brahim), Vinicius (88′ Arda Güler). A disp. Lunin, Fran, Alaba, Vallejo, Fran Garcia, Jacobo, Endrick. All. Ancelotti
Atalanta (3-4-1-2): Musso; Djimsiti, Hien (90′ Palestra), Kolasinac (71’ Bakker); Zappacosta (63’ Godfrey), De Roon, Ederson, Ruggeri; Pasalic (90′ Manzoni); De Ketelaere (63’ Retegui), Lookman. A disp. Carnesecchi, Rossi, Comi, Tornaghi, Sulemana, Cassa, Vavassori. All. Gasperini
Arbitro: Schärer (Svizzera)
Ammoniti: Ederson (9’), Bellingham (35’), Vinicius (42’), Djimsiti (64’) per gioco falloso
Espulsi: –
Note: 56.042 spettatori. Recupero tempo: 2’ pt, 3’ st
I gol
59′ 1-0 Valverde – Vinicius fa il panico a sinistra e con uno scatto lascia Djimsiti sul posto per poi servire un rasoterra centrale su cui si avventa Valverde, perso da Ederson e Ruggeri e pronto al più facile dei tap-in da due metri.
68′ 2-0 Mbappé – Rodrygo recupera un pallone su Hien e fa ripartire l’azione che Bellingham rifinisce dal fondo: aspetta il movimento di Mbappé per appoggiargli all’indietro il più elegante dei palloni per il destro nel sette, un rigore in movimento.
Il momento chiave
47′: la parata di Courtois – Prima che si scatenassero gli alieni del Real Madrid, Mario Pasalic aveva avuto sulla testa il pallone dello 0-1 su un cross al bacio di De Roon: il portiere belga si prodiga in un miracolo in allungo per tenere la palla fuori dallo specchio.
Il migliore in campo
Jude Bellingham – A volte nel primo tempo non trova la posizione, poi però quando la azzecca diventa imprendibile per chiunque. Non perde palla, affonda palla al piede in maniera spaventosa. Giocatore di un’altra categoria. E non è l’unico che hanno…
Le foto
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