L’ultimo tango a Varsavia? Musso, una grande notte con l’Atalanta in Supercoppa
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Tra le note più positive lasciate in eredità dalla notte di Varsavia, dove l’Atalanta ha visto sfumare il sogno di vincere anche la Supercoppa europea al cospetto del grande Real Madrid di Carlo Ancelotti, c’è sicuramente la straordinaria prestazione di Juan Musso.
Il portiere argentino, infatti, è salito in cattedera nel momento di maggior pressione, ovvero quel segmento di partita che ha poi consentito ai Blancos di mettere le mani sul trofeo. Musso, in tal senso, ci ha messo tanto del suo per evitare che l’Atalanta lasciasse Varsavia con un passivo ancora più pesante sul groppone.
Una manciata di secondi dopo l’1-0 griffato dal tap-in di Valverde, il portiere della Dea ha risposto alla grande quando si è trovato a tu per tu con Vinicius prima di murare la conclusione del brasiliano con una grande parata. Se possibile ancora più bella e dal coefficiente di difficoltà ancora più alto è stata quella sulla conclusione deviata di Bellingham, disinnescata dal numero 1 nerazzurro – preso controtempo – con un grande riflesso.
A completare il pacchetto degli interventi che gli sono valsi la palma di migliore in campo – a braccetto con De Roon – tra i nerazzurri presenti in campo c’è stata anche la respinta bassa sul diagonale di Mbappé. Un intervento buono per certificare la grandezza della sua prestazione, tuttavia insufficiente per consentire alla Dea di resistere alle stelle del Real.
In altre parole, da Musso sono arrivati segnali più che positivi. Proprio lui che questa partita se l’è guadagnata in quanto protagonista tra i pali della cavalcata in Europa League dello scorso anno. Un giusto riconoscimento per un ragazzo che, al netto del dualismo e dell’alternanza con Carnesecchi, ha saputo sempre rispondere con i fatti. Esattamente come è successo a Varsavia: grandi parate su un grandissimo palcoscenico.
Adesso, però, c’è un futuro da pianificare e per Musso esiste il rischio concreto che quella contro il Real Madrid possa essere l’ultima partita ufficiale giocata con la Dea. Lunedì (19 agosto) i nerazzurri debutteranno in campionato a Lecce e tra i pali ci andrà con ogni probabilità Carnesecchi, il cui ruolo di numero uno sembra ormai fuori discussione.
Il classe 2000 dovrebbe difendere la porta della Dea sia in Serie A che in Champions League andando a ridurre ulteriormente i margini per il compagno di reparto, il quale nelle prossime due settimane sarà chiamato a dare forma al suo futuro. Un futuro verosimilmente lontano da Bergamo e che potrebbe essersi chiuso con la brillante prestazione in Supercoppa.
Gasperini, in tal senso, era stato molto chiaro ribadendo che non ci sarà più alcun tipo di dualismo. Parole che suonano come un monito ma che di fatto spingono sempre più lontano Musso dal progetto a tinte nerazzurre del tecnico grugliaschese.
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