19 Gennaio 2025

Atalanta e El Bilal Touré ai saluti: che cosa non ha funzionato tra la Dea e il maliano

Atalanta e El Bilal Touré ai saluti: che cosa non ha funzionato tra la Dea e il maliano

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L’avventura di El Bilal Touré a Bergamo si chiude dopo una sola stagione. L’attaccante, infatti, è ormai ad un passo dal trasferimento allo Stoccarda che, con l’Atalanta, ha raggiunto un’intesa totale.

Ci sono anche le cifre a sancire un’operazione ormai chiusa: l’Atalanta incasserà dalla cessione di Touré 4 milioni per il prestito oneroso e 18 (più altri due di bonus) per l’obbligo di riscatto, esercitabile in base al verificarsi alcune condizioni. In più, i nerazzurri si riserveranno anche il 15% su una futura rivendita.

Morale della favola, stretta di mano e accordo raggiunto, con El Bilal si congeda dalla squadra con cui solamente tre mesi fa alzava al cielo di Dublino il trofeo dell’Europa League. Uno scenario che soltanto un anno fa sembrava decisamente impronosticabile, visto che il maliano – classe 2001 – soltanto una manciata di mesi addietro era diventato l’acquisto più oneroso della storia della Dea: i nerazzurri, infatti, l’avevano pagato ben 31 milioni di euro (bonus compresi) per prelevarlo dagli spagnoli dell’Almeria.

Sin da subito c’è stata, da parte di tutto il popolo atalantino e dello stesso Gian Piero Gasperini, la voglia e la curiosità di vederlo subito all’opera. Perché se la Dea decide di investire una cifra così importante su un calciatore – che per giunta si presenta a Bergamo prendendo la maglia numero 10 – entusiasmo e curiosità crescono in maniera esponenziale.

E invece il binomio, assai promettente, è sbocciato sotto una cattiva stella: l’avventura di El Bilal a Bergamo, infatti, è stata subito rallentata da un grave infortunio retto femorale che l’ha costretto ad un lungo stop di 4 mesi. In altre parole, un percorso pieno zeppo di ostacoli. Sin da subito.

 

 

Nel momento in cui è tornato a disposizione di Gasperini – il suo esordio è avvenuto l’11 febbraio 2024 con tanto di goal al Genoa – lo spazio per il ragazzo nativo di Adjamé si è drasticamente ridotto a fronte di gerarchie offensive ormai chiare e definite con Lookman, Scamacca, De Ketelaere e Miranchuk a rappresentare le bocche di fuoco principali della formazione nerazzurra.

Una non centralità all’interno del progetto evidenziata anche dai numeri del suo 2024 in maglia atalantina: 17 presenze complessive tra tutte le competizioni, di cui solo 3 da titolare, con 3 goal e 1 assist messi a referto. Oltre a quello contro il Grifone, infatti El Bilal ha segnato anche contro il Monza e nella semifinale di ritorno di Europa League contro il Marsiglia.

Un grande acuto in una notte da brividi, destinata ad essere l’ultimo grande frame di El Bilal Touré con la maglia dell’Atalanta. Proprio così perché ad una manciata di giorni dall’inizio della nuova stagione, la 2024/25, è stato lo stesso Gasperini ad informare sulla volontà del ragazzo di cambiare aria, al punto da non convocarlo né per la Supercoppa europea col Real Madrid né per l’esordio vincente in Serie A sul campo del Lecce. Il sipario su un matrimonio mai concretamente celebrato.

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