19 Gennaio 2025

Bellanova torna all’Atalanta dopo quattro anni: ecco che giocatore ritrova la Dea

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Bergamo. Sfumata la pista brasiliana che portava il nome di Wesley, con la trattativa per l’esterno del Flamengo che è saltata proprio a pochi passi dal traguardo, l’Atalanta ha deciso di cambiare repentinamente rotta virando su un prodotto del calcio nostrano.

E’ infatti Raoul Bellanova il volto nuovo a tinte nerazzurre che andrà a rinforzare le corsie laterali in dotazione a Gian Piero Gasperini. Il classe 2000 approda in quel di Bergamo dopo aver disputato l’ultima stagione con la maglia del Torino, nel corso della quale si è messo in mostra come uno dei profili più convincenti e performanti tra i pari ruolo, come certificato dai 7 assist messi a referto nell’ultimo campionato.

Per Bellanova, Bergamo rappresenta l’opportunità per compiere un ulteriore salto di qualità ma, soprattutto, rappresenta un ritorno in quella squadra nella quale quattro anni fa non era riuscito a lasciare il segno. Proprio così, perché Bellanova ha già vestito la maglia della Dea, ad onore del vero passando quasi inosservato.

Per intenderci bisogna riavvolgere il nastro al gennaio del 2020. All’epoca dei fatti il calciatore, cresciuto nel vivaio del Milan, si era da poco trasferito in Francia per vestire la maglia del Bordeaux, ma dopo un impatto non semplice fu l’Atalanta a riportarlo in Italia con la formula del prestito di 18 mesi con opzione per il riscatto fissata a 5 milioni.

Tuttavia la sua (prima) esperienza nella Città dei Mille si è chiusa solamente dopo una manciata di mesi nel corso dei quali Bellanova ha giocato solamente una partita, nella fattispecie il derby contro il Brescia giocato al Gewiss Stadium e vinto per 6-2 dalla Dea. Le solide gerarchie tracciate da Gian Piero Gasperini, e un bagaglio d’esperienza ancora tutto da costruire per un ragazzo che aveva da poco compiuto 20 anni, gli chiusero qualsiasi tipo di margine all’interno dell’undici atalantino e di conseguenza con l’apertura della sessione di estiva di calciomercato la Dea decise di interrompere il prestito dopo appena 7 mesi.

Consumatosi il suo addio all’Atalanta, Bellanova fu costretto a ricalibrare il proprio percorso di crescita passando addirittura dalla tappa obbligata della Serie B: un anno di gavetta al Pescara prima del ritorno in A, con il Cagliari deciso a puntare su di lui con la formula del prestito con diritto di riscatto. In Sardegna si fa apprezzare per qualità e continuità di rendimento, al punto che il club cagliaritano non esita ad esercitare l’opzione a suo favore, ma questo evidentemente non può bastare perché anche il capitolo in terra sarda ha già una data di scadenza.

Proprio così perché nell’estate del 2022 è l’Inter ad irrompere sulla scena acquistandolo con la stessa formula utilizzata dal Cagliari un anno prima. In nerazzurro, però, la posta in palio e le difficoltà crescono in egual misura e anche in questo caso il calciatore non è una delle prime scelte di Simone Inzaghi. Morale della favola completa la sua prima e unica stagione nella Milano interista con appena 657 minuti giocati. Troppo poco per lui. Troppo poco per l’Inter che a fine stagione decide di rispedirlo al mittente.

Bellanova continua ad essere alla ricerca della proverbiale scintilla che possa imprimere una cambio di marcia alla sua carriera e la svolta si presenta, puntuale, il 30 giugno del 2023 quando il Torino lo acquista – questa volta a titolo definitivo – per 8 milioni di euro proprio dal Cagliari. E il resto è storia. Il ragazzo di Pognano milanese diventa un perno insostituibile all’interno del 3-4-2-1 di Juric, ritagliandosi il ruolo di autentico padrone della corsia di destra granata.

Le prestazioni ad altissime frequenze con il Torino gli valgono addirittura la chiamata della Nazionale di Spalletti nella primavera del 2024, con cui disputa le due amichevoli contro Ecuador e Bosnia Erzegovina. Ad anni 24, dunque, Bellanova è definitivamente sbocciato e ora – a quattro anni di distanza da quella fugace apparizione – è pronto a riscrivere una storia nuova di zecca. Questa volta da attore protagonista perché le sue caratteristiche e la sua collocazione tattica, combinate con l’idea di calcio di Gasperini, possono dare vita ad un binomio davvero intrigante. Al fianco degli intoccabili Ruggeri e Zappacosta, dunque, la Dea incrementa il proprio potenziale sulle corsie laterali e lo fa con un calciatore che, adesso, il segno lo può lasciare per davvero.

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