Le mani di Raya stoppano Retegui e l’Atalanta: l’Arsenal porta a casa lo 0-0
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Bergamo. Liberi di sognare, di poter credere ancora in qualcosa di straordinario, oltre l’immaginazione. Come era l’Europa League, portata sul palmo di mano della Dea. Campioni d’Europa, il profilo della città. Dopo quasi tre anni l’Atalanta torna a giocare la Champions League, Bergamo torna sentire quella musichetta inconfondibile in una grande notte europea contro un Arsenal arcigno, ma vulnerabile. Finisce 0-0, ma il rammarico più grande è orobico.
La qualità dell’Arsenal in possesso emerge nel primo quarto d’ora, tempo che l’Atalanta sfrutta per mettersi a suo agio in campo, prima di iniziare a trovare le giuste distanze e creare le prime situazioni pericolose dalle parti di Raya, sfruttando soprattutto gli appoggi di Retegui per i due compagni di reparto De Ketelaere e Lookman, schierati in linea — rinunciando al trequartista.
A proposito, in campo c’è l’ossatura dell’undici di Dublino con tre novità: portiere, centravanti – obbligati – e, di fatto, De Roon per Koopmeiners in mezzo. Segnale di continuità che alla lunga vien fuori: una volta che prende fiducia nei suoi mezzi, l’Atalanta attacca che è un piacere. E a inizio ripresa si crea con Ederson l’occasione del vantaggio dagli undici metri: Retegui se lo mangia due volte.
Gasperini allora guarda in panchina: l’esordio assoluto di Cuadrado porta forze fresche e ridisegna la linea offensiva. Due destri a giro inventati dal nulla mettono i brividi alla Nord che per poco non esplode di gioia. Gli altri innesti offensivi danno invece poco. Dall’altra parte Martinelli spaventa Carnesecchi, senza però centrare lo specchio.
Il bilancio conclusivo è un punto che fa bene anzitutto alla classifica, perché ottenuto contro una squadra di pari rango – almeno stando alle fasce del sorteggio – ma che lascia qualche piccolo rimpianto. È il secondo errore dal dischetto in stagione dopo quello di Pasalic a Torino. E pesa.
Atalanta-Arsenal 0-0
Marcatori: –
Atalanta (3-4-3): Carnesecchi; Djimsiti, Hien, Kolasinac; Zappacosta (70’ Bellanova), De Roon, Ederson, Ruggeri (89′ Pasalic); De Ketelaere (60’ Cuadrado), Retegui (70’ Zaniolo), Lookman (89′ Samardzic). A disp. Rui Patricio, Rossi, Kossounou, Del Lungo, Palestra, Brescianini, Vlahovic. All. Gasperini
Arsenal (4-2-3-1): Raya; White, Saliba, Gabriel, Timber (73′ Calafiori); Thomas (58’ Jorginho), Rice; Saka (73′ Sterling), Havertz, Martinelli; Gabriel Jesus (58’ Trossard). A disp. Neto, Setford, Kiwior, Lewis-Skelly, Nwaneri, Butler-Oyedeji, Gower, Oulad M’Hand. All. Arteta
Arbitro: Turpin (Francia)
Ammoniti: Ederson (11’) per gioco falloso
Espulsi: –
Note: Al 51’ Raya respinge rigore a Retegui. 22.858 spettatori. Recupero tempo: pt 1’, st 4′
Il momento chiave
Il doppio miracolo di Raya (51’) – Il portiere dell’Arsenal prima indovina il lato sul rigore respingendo la conclusione non perfetta di Retegui, poi sulla ribattuta è un gatto nel rialzarsi e salvare sulla linea il colpo di testa successivo tenendo la porta inviolata.
Il migliore in campo
Berat Djimsiti – Contiene Martinelli sulla velocità, reagisce bene al pressing. Attento, sicuro. Il solito Berat in modalità europea che si fa fatica a saltare o aggirare.
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