L’Atalanta si accende nella ripresa: da 0-1 a 2-1 sull’Udinese, è vetta provvisoria col Napoli
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Bergamo. Prima di tutto, i numeri: 8 vittorie (5 di fila in assoluto, 6 in Serie A) e 2 pareggi nelle ultime 10 partite, 6 clean sheet, 26 gol fatti e 4 subiti. Poi la classifica: 25 punti in 12 partite, media superiore ai 2 punti a partita, la stessa quota del Napoli che stasera sarà protagonista del big match con l’Inter. La morale: l’Atalanta è in corsa, eccome, per le posizioni di vertice. E conferma di aver anche la virtù della pazienza, che, si sa, appartiene ai forti. E questa Dea non può non essere definita tale, perché l’Udinese al Gewiss non viene a fare da comparsa, se la gioca alla grande. E serve avere le armi per vincere certe partite. I nerazzurri le hanno.
Gli infortuni di De Ketelaere e Kolasinac costringono Gasperini a rivedere le scelte e soprattutto accorciano le rotazioni: la scelta ricade su Samardzic nel tridente e un turno di riposo per Ederson almeno dall’inizio, ma dopo 24 minuti il brutto trauma distorsivo alla caviglia subito da Djimsiti lo costringe a rivedere i piani e inserire il brasiliano, passando di fatto ad un 4-2-3-1 con De Roon (alla 282ª presenza, record assoluto in Serie A nella storia del club) affiancato dal brasiliano per contenere le incursioni delle mezz’ali friulane.
I segnali che ci fosse bisogno di un riadattamento dell’undici c’erano già stati comunque nel primo quarto di gara, quando Payero aveva colpito una traversa clamorosa e Carnesecchi si era prodigato in un paio di parate non banali. Di contro anche la Dea si era fatta vedere dalle parti di Okoye, vedendosi anche annullare un gol (piuttosto fortuito) per fuorigioco di Lookman.
A fare davvero la differenza però è lo spirito della squadra di Runjaic, che non ha timore reverenziale, ha fisicità, attenzione e pressa sempre in avanti senza farsi schiacciare. Atteggiamento che frutta il gol dello 0-1 nel terzo e ultimo minuto di recupero del primo tempo: Zappacosta, infortunato al polpaccio sinistro, arranca nel seguire Kamara, che da sinistra spara sul palo lungo un bolide, con tutto il tempo per mirare senza che nessuno esca a contrastarlo.
La svolta arriva quando nell’intervallo entra il treno Raoul Bellanova: la spinta dell’ex Torino è determinante per i due gol che nel giro di cinque minuti ribaltano tutto, prima con l’assist per Pasalic che conclude una splendida azione corale, poi con il cross basso che Touré manda in porta. È l’episodio che affossa soprattutto mentalmente l’Udinese, che fatica a uscire e finisce in balia dell’Atalanta, che entra in modalità pilota automatico e porta a casa altri tre punti che la spingono sempre più su. Unico neo, gli infortuni: oltre a Djimsiti e Zappacosta, esce ko anche Zaniolo con un fastidio all’inguine da valutare.
C’MOOOOOON 🫸🫷#AtalantaUdinese #GoAtalantaGo pic.twitter.com/lVkw8zIRv1
— Atalanta B.C. (@Atalanta_BC) November 10, 2024
Atalanta-Udinese 2-1
Marcatori: 45+3′ Kamara, 56′ Pasalic, 60′ aut. Touré
Atalanta (3-4-2-1): Carnesecchi; Kossounou, Hien, Djimsiti (24′ Ederson); Zappacosta (46′ Bellanova), Pasalic, de Roon, Ruggeri; Samardzic (68′ Brescianini), Lookman; Retegui (68′ Zaniolo) (87′ Cuadrado). A disp. Rui Patricio, Rossi, Palestra, Toloi, Godfrey, Palestra, Sulemana, Vlahovic. All. Gasperini
Udinese (3-5-2): Okoye; Giannetti (77′ Abankwah), Bijol, Touré; Ehizibue, Lovric (60′ Zarraga), Karlstrom, Payero, Kamara (66′ Zemura); Thauvin (66′ Lucca), Davis (77′ Bravo). A disp. Sava, Padelli, Kabasele, Kristensen, Ebosse, Palma, Rui Modesto, Ekkelenkamp, Brenner, Pizarro. All. Runjaic
Arbitro: Di Bello
Ammoniti: Touré (84′), Lookman (90+1′) per gioco falloso
Espulsi: –
Note: 22.884 spettatori, incasso di € 523.253,05. recupero tempo pt 3′, st 4′
I gol
0-1 45+3’ Kamara – L’esterno franco-ivoriano dell’Udinese riceve palla largo a sinistra dopo un cambio di gioco di Thauvin, nessuno esce a disturbarlo e Zappacosta (infortunato) non c’è: ha tempo di mirare, caricare il tiro e sparare un mancino che va dritto sul palo lungo non dando scampo a Carnesecchi.
1-1 56’ Pasalic – Azione costruita dal basso dell’Atalanta, con il break di Samardzic dopo che Pasalic, De Roon ed Ederson confezionano l’uscita: il serbo fa correre Bellanova, che trova col cross basso il rimorchio del numero 8.
2-1 60’ aut. Touré – Cross basso messo dentro da Bellanova da destra dopo un’altra ottima rifinitura di Samardzic, Touré sul primo palo devia maldestramente alle spalle di Okoye.
Il momento chiave
Il pareggio di Pasalic – Si tratta del momento in cui l’Atalanta si sblocca, si scrolla di dosso le difficoltà incontrate fino a quel momento e che toglie inevitabilmente fiducia ai friulani, meno lucidi e meno grintosi dopo quel momento, anche in riserva d’ossigeno.
Il migliore in campo
Raoul Bellanova – Entra e sfonda la fascia destra: i due gol della rimonta li impacchetta lui.
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